Antonio Giua di OlbiaAntonio Giua di Olbia

Antonio Giua, 37enne dallo scorso 11 marzo, dirigerà tra poche ore Catanzaro-Bari. Si tratta di un ingegnere, laureatosi alla Scuola superiore Sant’Anna Unipi. Tant’è vero che per anni, quando operava in Can D e Can C, veniva identificato come Giua di Pisa. Ed era normale, essendo iscritto alla sezione della città della Torre pendente. Ma, in realtà, questo Ddg è nato nella seconda isola più grande d’Italia. A Sassari per la precisione, essendo però originario di Calangianus e tesserato dell’Aia Olbia. Un fischietto che punta ancora a diventare internazionale, a coronamento di una carriera che sarebbe così straordinaria. Obiettivo comunque difficile, per lui, ma non impossibile.

Che vanta peraltro la grande soddisfazione personale di aver portato la sua regione, la Sardegna come premesso, in serie A a livello arbitrale. Dal momento che, prima di lui, i soli Bruno Tuveri di Cagliari e Salvatore Monni di Sassari (negli anni Ottanta) erano approdati alla Can, ma dismessi dagli allora rispettivi designatori Cesare Gussoni di Tradate e Paolo Casarin di Milano con zero presenze in massima serie. Mentre Giua vi ha esordito l’ormai lontano 24 febbraio del 2018 in Bologna-Genoa ad appena 29 anni.

Più giovane di oltre un anno di un certo Pierluigi Collina, tanto per intenderci, che debuttò a quasi 31. Da allora in 7 anni il Ddg sardo ha collezionato 58 direzioni in A, anche se ora vi manca da prima di Natale. Ovvero dal derby lombardo Inter-Como del 23 dicembre. Sono invece 70 (71 con la gara odierna) le presenze in B, di cui l’ultima è stata Salernitana-Modena dello scorso 8 marzo.

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