Valerio Donato e Nicola FioritaValerio Donato e Nicola Fiorita

Quale sia l’esatta e vera natura dei rapporti tra i membri di Azione e Nicola Fiorita, al di là dell’alleanza programmatica sancita la scorsa fine di settembre all’atto del varo del Fiorita-ter, è difficile determinarlo. Persino per… addetti ai lavori come noi. Sono infatti politici, che pur avendo poco più o poco meno di 60 anni (tranne alcune eccezioni) ragionano in base a vecchi schemi. Seguono iter, cioè, da Prima Repubblica. E la considerazione vale, soprattutto, per i calendiani e in senso positivo. Dal momento che Fiorita, per molti aspetti, è un perfetto interprete dei tempi contemporanei.

Ma gente come Valerio Donato e Gianni Parisi no. Abituati a un certo stile e a una linearità, che prescinde dall’età anagrafica e involge la formazione politica. Diversa, molto diversa, anche dalle concezioni ‘moderne’ di un’altra importante figura esterna al loro gruppo consiliare quale Roberto Guerriero. Ecco perché è difficile capire e determinare. Semmai, si può solo interpretare. Cercare di cogliere dati precisi segnali, insomma. Però, le notizie (anzi le voci, per la verità) a riguardo non mancano. E vanno tutte in una direzione: Azione, del governo fioritiano, proprio contenta non è. Che non vuol dire sfilarsi dal recente patto amministrativo per la città sottoscritto il settembre scorso. Ma neppure una totale condivisione dell’azione (in questo caso con la a minuscola) del sindaco. Non sarà in merito sfuggito il fatto che, a inizio settimana, se da un lato il gruppo consiliare sottolineava sulla stampa la colpa della Sorical per l’ultima (solo in ordine di tempo, purtroppo) emergenza idrica in città dall’altro un “noto iscritto” al partito tirava le orecchie al sindaco a mezzo social. Un po’ il gioco del… poliziotto buono e di quello cattivo.

Cosa che non sarebbe (mai) successa senza il permesso dei ‘danti causa’. Ergo qualche mal di pancia o la voglia di lanciare qualche avvertimento c’è, sebbene tenuta sotto traccia o fatta vedere solo a chi ha le lenti giuste per vederla. E capirla, al volo. Mentre magari, nelle ‘segrete stanze’ del De Nobili, si discute. E anche vivacemente del prosieguo… dell’idillio. Perché l’amministrazione Fiorita si sta dimostrando ogni giorno più deludente. E gli stessi calendiani che, forse solo il già citato Guerriero escluso, l’hanno osteggiata fino a 2 mesi orsono in 2 anni e altrettanti mesi di dura opposizione, lo sanno bene.

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