Riceviamo e pubblichiamo
Domani sarò al Salone del Libro di Torino per la quarta volta con l’Arcobaleno di Marisol. Non lo avrei mai immaginato quando, in quarto ginnasio, il mio prima tema fu consegnato agli annali con un sonoro 4 meno. Fu una scossa. Quella che ho sempre avvertito e che avverto tuttora, quando qualcuno mi racconta una storia. La sua.
Forse è di questo che abbiamo bisogno. Di qualcuno che volti le spalle al mondo, assaggi l’acqua dove passeremo e si sieda accanto a noi. Su una sedia, fosse anche zoppa. Davanti a un camino, fosse anche spento. Di qualcuno che ci racconti una storia.
Una storia che sorprenda, perché vera. Una storia lenta, perché abbiamo bisogno di fermarci. Una storia senza eroi, perché abbiamo bisogno di trovare soltanto quel che ci manca. Noi stessi.