Una cena solidale per davvero. In Viale Crotone, a Lido nei locali del Dopolavoro ferroviario. Nell’ultimo weekend di settembre. Un appuntamento lontano dai clamori mediatici e dai circuiti che… contano. Ma il cui frutto (le libere donazioni dei partecipanti) finiranno di sicuro tutte in beneficenza. In favore di chi? Di amici speciali, anzi i migliori in assoluto, pelosetti e a 4 zampe. Angeli Senz’Ali. Come i membri della nota associazione catanzarese così denominata. Che da anni si prende cura di loro. Ogni giorno, H24. Perché non è una forma di volontariato che ammette pause o festività in cui poter riposare.
Cosa che chiunque abbia in famiglia e in casa un cane, in particolare, sa bene. Dal momento che “lui” deve uscire ogni santo giorno per le necessità fisiologiche e per… cambiare aria, anche se ha la fortuna di vivere in un bel giardino privato e non nel meno confortevole, sempre per “lui”, appartamento. Comunque sia, ecco le poche ma toccanti parole pronunciate dall’attivista e animalista Beatrice Gullà in occasione della cena… speciale di cui si sta parlando. Arricchita anche dall’intrattenimento musicale con peraltro un simpatico karaoke dedicato ai sostenitori presenti.
“La vostra presenza – è l’esordio di Gullà – è la dimostrazione del successo di questa iniziativa. Noi siamo una squadra di volontari uniti da un grande amore per gli animali. Che ha un sogno: la realizzazione di un’oasi dove i nostri Angeli possano vivere liberi e felici (speriamo venga presto esaudito, ndr). È innegabile la notevole mole di lavoro, di tempo e di risorse finanziarie e fisiche, che il nostro gruppo dedica. Ma quando tutto ciò – ha continuato – è fatto con passione e dedizione non pesa. E poi ci siete voi. Che avete contribuito, e continuate a sostenerci, per farci andare avanti. Legati a noi da affetto sincero. Non ci sono quindi parole per esprimere a tutti voi la nostra gratitudine. Infine – ha concluso – un grande ringraziamento a Ruggero Megna, e al suo staff, che ci ha deliziato in cucina con prelibati piatti gourmet”
