Il tema, è l’occasione d’incontro, alla base della ‘foto di gruppo’ sono maledettamente seri: il ricordo dei Martiri delle Foibe. E guai a ironizzare. Sarebbe disumano e vergognoso. Ma se mettiamo da parte il dramma, i morti e il sangue di un massacro etnico reiterato per circa 2 anni che ci interroga doverosamente ancora oggi, e ci spostiamo a oltre mille km di distanza e oltre 80 anni di distanza, collocandoci a Catanzaro, un po’ di ironia ci viene da (ri)farla. E allora vedendo insieme, alla commemorazione della citata tragedia nel capoluogo, gli esponenti di un partito che a livello nazionale viene definito la casa dei Fascioleghisti (epiteto non nostro, come ovvio, anzi secondo noi delirante, sia chiaro!) e il totem di (quasi) tutti i Kommunisti catanzaresi ci lasciamo andare a una battuta. Perché la continua vicinanza tra il presidente del consiglio regionale Filippo Mancuso e il sindaco Nicola Fiorita, a furia di essere istituzionale e quindi obbligata o quantomeno casuale, finisce con il diventare… sospetta.
Senza dimenticare il ruolo del fido Eugenio Riccio, in foto accanto al suo attuale capo Mancuso, di cui ad esempio è persino commovente la difesa di Nick dagli attacchi per la partecipazione dello stesso sindaco al convegno di Fdi. Misteri della fede (politica) e di questa strana, contorta e complessa, realtà che è il capoluogo. Ma va pure detto che ormai sono dovuti uscire allo scoperto, anche grazie al nostro lavoro per far emergere i gravi e indicibili inciuci cittadini.
Nella misura in cui anche larga parte del Pd locale, finalmente svegliatasi, inizia a censurare un Fiorita troppo ‘amico’ della destra e partecipante anche al congresso di Fratelli d’Italia. Ecco allora che, mettendo tutto insieme, ci balena in mente la celebre frase: “Se votare facesse qualche differenza, non ce lo lascerebbero fare”. Citazione che peraltro troppo spesso, e in maniera del tutto errata, viene attribuita allo scrittore e umorista statunitense Mark Twain. Ma è una… fake. Perché, in realtà, la frase in questione sembra essere senza paternità. Calata cioè dall’alto da chissà chi come una spada di Damocle sulle moderne nazioni occidentali e i politici tutti. Facce diverse di una stessa medaglia e portatori di un unico interesse: il loro e dei loro sodali e aventi causa, che ingoiano qualunque cosa a patto di ricevere l’agognato obolo!