“O-ahò, a’ndò vai? O-ahò! Vojo annà ‘ndo me pare, pensa pe’tte! Vojo annà ‘ndo me pare, vie’ pure te! Nun domanná! S’annamo a strafocá! Si’vvoi veni’ s’annamo a mette’ lli! Si’vvoi veni’ te metti a sede qqui!”. Eccolo un estratto di “Ma ‘ndo vai”, del geniale compositore Armando Trovajoli, realizzata per l’altrettanto fenomenale regista Ettore Scola. Il quale, dal canto suo, se avesse vissuto la realtà attuale della politica catanzarese altro che film (Brutti, Sporchi e Cattivi) avrebbero realizzato. Proprio mentre va in scena il Gran Casino De Nobili con vari protagonisti. Alcuni noti, e ormai consumati, altri invece davvero inattesi. I quali, se non hanno un… piano segreto e a noi sconosciuto, sconcertano per le loro scelte! Che vanno nella direzione dell’ingresso, a ogni costo, nello sgangherato accrocco denominato Fiorita-ter. Che se tanto ci dà tanto durerà, pure questo, come un gatto in tangenziale, ovvero forse un anno, forse uno e mezzo o forse clamorosamente meno. Ma tant’è, c’è chi straccia le vesti per farne parte.
And the winner is: Roberto Guerriero
Ma veniamo alla speciale classifica. In cui in questo momento c’è in testa il coordinatore provinciale di Azione (chissà ancora per quanto) Roberto Guerriero. Che addirittura, pur di fare l’assessore, starebbe avendo qualche dissidio sul punto con il prof Valerio Donato. Scettico sulla rischiosa unione con uno come Nicola Fiorita. A Guerriero, quindi, servirebbe un altro consigliere, oltre al fido Stefano Veraldi, se Donato e Gianni Parisi non dovessero seguirlo, per formalizzare il conferimento dell’incarico al riparo da ogni polemica. E a riguardo Gregorio Buccolieri si offrirebbe volentieri. Ma piano! Perché il rapporto, umano assai prima e più che politico, tra Guerriero e Donato è molto forte. Solo che Donato ha forse capito che, poltrona o non poltrona, stringere un patto con Fiorita senza avere alcunché in mano per ricattarlo (politicamente parlando, s’intende) è rischiosissimo. E l’alea per l’amico Roberto, che forse dovrebbe invece puntare dritto a guadagnare spazio nel Pd, è molto alta.
Piazza d’onore per Jasmine “Jas” Cristallo
Al secondo posto, invece, ecco Jasmine Cristallo. Che da Roma (e dal… politburo del Partito Democratico), sta “facendo i bambini coi baffi” come dicono al Nord. È cioè scatenata, come da noi anticipato settimane fa, sul nome di Beppe Apostoliti in Giunta nel Fiorita-ter accanto a quello, notoriamente intoccabile per una serie di ragioni, di Giusy Iemma. Scelta che, non certo per il galantuomo Apostoliti, lascia sgomenti. Intanto per il metodo. Chi è infatti Cristallo (al netto dell’incarico nella segreteria nazionale Dem, come ovvio) per esprimere un “suo” assessore in barba agli organi dirigenti locali eletti del partito? E poi Apostoliti, attuale presidente di Arci Calabria, non sarebbe di certo una figura (per ovvi motivi di opportunità) da proporre per andare a guidare i vecchi Servizi Sociali (dove si ventila sia invece destinato ad andare). Tanto più che da presidente Arci sarebbe anche legale rappresentante di un’associazione impegnata in un recente contenzioso con il Comune. È evidente quindi come, al di là di altre considerazioni, non sarebbe il massimo insomma! Malgrado ciò, il pressing di Jas sulla leader Elly Schlein sarebbe… Sacchiano, ovvero asfissiante! Eppure, come Ps va detto come risulti anche che Apostoliti è stato un elettore di Donato e non di Fiorita. Alla faccia degli ideali sempre propugnati da… Jas! Mah…
Bronzo al simpatico bugiardo Talerico
Terzo gradino del podio per Antonello Talerico. Un simpatico bugiardo! O meglio uno che è molto furbo. Ma con il torto, in politica soprattutto, di agire più spesso di pancia che di testa. Stamani, tuttavia, in una conferenza stampa in fondo “tutto fumo e poco arrosto”, ha secondo noi lasciato nettamente trasparire come abbia due ‘nemici’ veri (Marco Polimeni e il Gruppo di Azione) e due finti (Nicola Fiorita e Mimmo Tallini). Lo dimostra il fatto che con questi ultimi, a dispetto di quanto dice, dialoga. Eccome! Perché con il primo vuole e deve fare accordi mentre dal secondo si fa dispensare preziosi consigli. Come minimo. Mentre sa di contro che, senza l’egida (lo scudo) del plenipotenziario governatore Roberto Occhiuto, Polimeni lo farebbe a fettine, mettendo in atto ogni strategia per cacciarlo in malo modo da Forza Italia. Trattamento del resto a suo tempo al… mentore Tallini. Diversa è al contrario la situazione con “quelli di Azione” con cui i rapporti si sono, innanzitutto, troppo sfilacciati a livello personale. Senza contare la grande vicinanza tra Talerik e il capogruppo del Pd Fabio Celia. Il quale se gli… Azionisti entrano nel partito dovrà prepararsi a una sanguinosa guerra. Che, sempre tornando al film citato in premessa, “se non sarà oggi sarà un domani”. Ma di sicuro ci sarà. E sarà politicamente terribile!
Premio speciale della giuria al “fuori concorso” Nicola Fiorita, prossimamente nel ruolo di capitan Billy Tyne nel remake de La Tempesta Perfetta
Ultimo, ma ultimo, Nicola Fiorita. Autoproclamatosi il sindaco del… coraggio. Definizione per noi semiseria su cui lui ha però fatto allineare l’intero Consiglio, con la destra inciuciona compresa. Un Fiorita che inoltre, a detta di ambienti di sinistra molto ben informati, entro sabato avrà completato il puzzle. Avrà cioè il quadro completo della sua terza squadra di governo in 2 anni. E so’ soddisfazioni per il sindaco e non solo. Che pure, ad esempio a detta dell’adulatore tifoso Buccolieri, avrebbe “spezzato le reni alla destra”.
Buc, caro, e pensa se perdeva(te)! Voi di sinistra, i vittoriosi, avreste varato un Esecutivo a trimestre. Ma, facezie a parte, la realtà è che Fiorita è il sindaco del… galleggiamento. Che si appresta a un’altra navigazione a vista con dietro l’angolo La Tempesta Perfetta, purtroppo nel film fatale a capitan Billy Tyne e al suo equipaggio.
E che, oltretutto, dopo un’altra ‘infornata di nomine pesanti’ (su tutte quella di Tonia Santacroce al posto del patron dell’Mgff alla sovrintendenza del Mario Foglietti) potrebbe essere mollato. Da chi? In primis da quei poteri eterogenei, da cui per ora è invece stato tenuto a galla rappresentando un affidabilissimo garante! Fra sei mesi, un anno, un anno e mezzo, però, per lui potrebbe essere già “game over”. Chissà… . Perché per ora si sa solo che: “Se non sarà oggi, sarà un domani”. Considerato come, con uno come lui in fondo, “ma ‘ndo vai?”.