Presidio UsbPresidio Usb

Riceviamo e pubblichiamo

Solo il potenziamento del pubblico può salvare il 118 calabrese. USB Sanità Calabria respinge con forza l’ennesimo tentativo del presidente-commissario Occhiuto di affrontare l’emergenza del soccorso sanitario in Calabria attraverso scorciatoie inefficaci e privatistiche.

Il recente decreto che consente ad associazioni di volontariato e società private di aprire nuove postazioni per ambulanze non rappresenta una soluzione reale al drammatico problema dei tempi d’attesa per i soccorsi, ma piuttosto l’ennesimo favore al privato che rischia di peggiorare la situazione.

Le ambulanze private, infatti, non possono intervenire su codici rossi o gialli, perché non dispongono di personale sanitario a bordo (medici o infermieri). Possono occuparsi solo di trasporti programmati o, nella migliore delle ipotesi, di codici minori. Quindi, in nessun modo queste nuove postazioni contribuiranno a ridurre i tempi nei casi di emergenza vera, quelli in cui si rischia la vita e ogni minuto è decisivo.

Invece di affrontare le reali criticità del sistema sanitario regionale — carenza di personale, mezzi inutilizzati, organizzazione inefficiente — si continua a favorire la logica dell’esternalizzazione, lasciando irrisolti i problemi strutturali.

Denunciamo, ancora una volta, che:
• Le graduatorie pubbliche di autisti soccorritori e infermieri sono ferme nonostante ci siano centinaia di idonei pronti a essere assunti.
• Le ambulanze acquistate con fondi pubblici, presentate in pompa magna dalla Giunta, sono ancora parcheggiate, inutilizzate e lasciate a deteriorarsi invece di essere assegnate a nuove PET pubbliche.
• Le attuali postazioni pubbliche del 118 sono allo stremo, con turni massacranti e organici ridotti, mentre si continua a investire risorse nel privato.
Non si risolve l’emergenza del soccorso sanitario affidandosi al mercato, ma rafforzando il servizio pubblico. È questa l’unica strada seria e credibile.
USB Sanità Calabria ribadisce con forza che l’unica soluzione concreta per ridurre i tempi di soccorso e garantire un’assistenza dignitosa ai cittadini è:
• La formazione e l’attivazione immediata di nuove PET 118  pubbliche (Postazioni di Emergenza Territoriale);
• Lo scorrimento completo delle graduatorie di autisti soccorritori e infermieri, senza ulteriori ritardi o scuse.

Basta slogan, basta annunci, basta decreti inutili: è il momento di investire davvero nella sanità pubblica.
USB Sanità Calabria
29 aprile 2025

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *