Articolo tratto da Radio Popolare
“Se tutte le forze progressiste ci sono, confermo la mia disponibilità a candidarmi per la presidenza della Regione Calabria”, ha detto Pasquale Tridico.
Tridico è europarlamentare del Movimento 5 Stelle. Ma le sue parole sono rivolte proprio al suo partito.
Il Pd ha fatto sapere che sarebbe disponibile ad appoggiarlo.
Le riserve di Tridico (leggi qui: https://irriverentemente.com/?p=20610) sono dovute a un non pieno sostegno da parte del Movimento 5 Stelle.
Conte ha ribadito che Tridico non è il cavallo di battaglia su cui punta, nonostante il curriculum invidiabile.
Conte infatti ha parlato di un trittico, tre nomi da cui estrarre la candidatura: lo stesso Tridico, Vittoria Baldino e Anna Laura Orrico.
Chiaro che per uno che ha fatto il presidente dell’Inps e oggi è deputato a Bruxelles una candidatura in una terra difficile come la Calabria può essere interessante solo se si fa piazza pulita delle incertezze, tanto più se arrivano da casa propria.
La ragione delle resistenze è data dal fatto, dicono in Calabria, che Conte considera Vittoria Baldino come la candidata naturale.
Una situazione che somiglia un po’ a quella che si sta verificando in Puglia, dove i problemi alla candidatura del piddino De Caro li sta creando il presidente uscente del Pd Emiliano.
“È il tempo del coraggio, sono disponibile a candidarmi” ha detto Tridico.
E ha chiesto una coalizione la piu ampia possibile a suo sostegno.
Anche questo è un problema per chi pensa che il “campo largo” in realtà debba essere un “campo stetto”.