Il Treno della Sila ha sbuffato per tutta l’estate tra le montagne. Ha accolto viaggiatori e curiosi grazie al lavoro delle maestranze che fanno viaggiare questo antico cimelio sulla ferrovia a scartamento ridotto e nel tempo dei ricordi. L’Associazione Turismo Ferroviario e Spettacolo Calabria ha fatto, con l’aiuto dei tanti e volenterosi soci, una piccola e quasi miracolosa opera di recupero della stazione di Camigliatello e della fermata Sculca.
Sono diventate due tappe dove poter vivere eventi culturali e degustazioni enogastronomiche. A Sculca, in particolare, si rinnova sempre la rievocazione dell’assalto dei briganti, una rappresentazione che richiama le storie e le leggende antiche della Sila che è sempre una sorpresa avvincente per i viaggiatori. I boschi e le radure dell’altopiano conducono i turisti nell’esperienza di percorsi che vanno oltre il viaggio su rotaie, tra i sapori dei prodotti locali a chilometro zero e i bellissimi paesaggi, in soste che diventano così scoperta e incontro con la terra e le tradizioni.
Il successo del “Treno della Sila” porta soddisfazione tra chi ha reso possibile questa avventura. Gianluca Berardelli, presidente dell’Associazione, racconta con orgoglio il lavoro fatto insieme al ristorante “La Vecchia Stazione” di Barrese e alle Ferrovie della Calabria. Ogni corsa ha visto sempre le carrozze d’epoca affollate di passeggeri particolarmente attratti dalla magia del treno, e per il fatto di poter vivere il viaggio non solo come semplice attraversamento dei luoghi, ma come momento di conoscenza di una parte del “sistema Sila”. «Il treno – ha annunciato Berardelli – è pronto a ripartire dal 6 ottobre, con nuovi eventi e iniziative, in occasione della Sagra dei Funghi di Camigliatello. L’autunno, con i suoi colori e profumi, offrirà un altro modo di vivere la Sila, tra sapori di stagione e panorami che sembrano dipinti».