Articolo tratto da Fanpage
Klaus Davi rivela aspetti intimi della sua vita e lancia dichiarazioni destinate a far discutere sulla ‘ndrangheta: “La metà dei boss che ho intervistato sono bisessuali”.
Giornalista e noto massmediologo, non si è mai tirato indietro quando si è trattato di lanciare provocazioni e di provare a togliere la cortina dell’ipocrisia dai grandi temi del vivere quotidiano. Nel corso della sua ultima apparizione a La Zanzara non ha fatto eccezione. Il giornalista e sociologo, ospite della trasmissione radiofonica, ha mescolato confessioni personali e rivelazioni professionali nell’ambito soprattutto del mondo omosessuale.
Le confessioni intime del giornalista
Parlando apertamente della propria sessualità, Klaus Davi ha fornito dettagli espliciti sui suoi rapporti intimi: “È capitato di essere stato passivo, ma sono assolutamente attivo”, ha dichiarato senza mezzi termini. Una franchezza che il giornalista ha sempre rivendicato. Anche sui social network, dove si è mostrato con la bandiera del pride e la Stella di David, ricordando: “Israele è una grande democrazia che tutela tutti. Ogni anno mezzo milione di omosessuali, lesbiche, trans partecipano ai Gay Pride disseminati nel paese (perfino a Gerusalemme), un terzo provenienti dai paesi arabi dove vengono impiccati per il solo fatto di essere gay”.
L’accusa contro la ‘ndrangheta
È quando Davi ha spostato il discorso sul mondo criminale che le sue parole hanno acquisito un peso specifico diverso. Forte della sua esperienza di anni di inchieste e interviste con esponenti della criminalità organizzata calabrese, documentata nel suo libro “I killer della ‘ndrangheta”, il giornalista ha lanciato la provocazione: “Quelli della ‘ndrangheta sono soprattutto passivi. Tra quelli che ho intervistato io, ti assicuro che la metà sono almeno bisessuali”. Davi ha poi sviluppato una teoria sociologica per spiegare questo fenomeno: “Considera che loro passano decenni in carcere. Una volta usciti, però, continuano. La ‘ndrangheta è fallocratica. Questa cosa tradotta sessualmente, ti posso assicurare, porta alla bisessualità”. Il giornalista ha sostenuto che questo aspetto emergerebbe chiaramente dalle intercettazioni: “Anche nelle intercettazioni viene fuori, è come scoprire l’acqua calda, non c’è nulla di nuovo”.