Articolo e foto tratti da Sky Tg24
ra qualche settimana saranno i calabresi a decidere non altri”, ha detto il governatore, indagato per corruzione, in un video sui social. “Ho deciso di dimettermi, ma ho deciso anche di ricandidarmi, di dire ai calabresi: siate voi a scrivere il futuro della Calabria”.
Il presidente della Regione Calabria, Roberto Occhiuto, ha deciso di dimettersi. Lo ha fatto sapere con un annuncio a sorpresa sui suoi social network dopo che nelle settimane scorse era finito sotto indagine per corruzione.
“Ho deciso di dimettermi, ma ho anche deciso di ricandidarmi”, ha detto nel video postato. “Ho deciso di dire ai calabresi: siate voi a scrivere il futuro della Calabria, siate voi a dire se la Calabria si deve fermare o se questo lavoro deve proseguire.
Tra qualche settimana, quindi, si andrà a votare, e saranno i calabresi a decidere il futuro della Calabria, non altri”, ha continuato, aggiungendo: “Devo considerare quello che sta succedendo nella mia amministrazione.
In un Paese civile nessuno deve dimettersi per un avviso di garanzia. Però sta succedendo che nessuno si assume la responsabilità di firmare niente”.
Occhiuto formalizzerà nel corso della prossima settimana la decisione di dimettersi dall’incarico. Dopo la presa d’atto del Consiglio, sarà stabilita la data delle elezioni.
Il presidente: Non ho nulla da temere dall’inchiesta giudiziaria”
Il presidente della Regione parla in un video registrato nel cantiere della costruenda metropolitana di Catanzaro facendo riferimento alle tante opere in corso e all’inchiesta della procura di Catanzaro che lo vede indagato per corruzione.
“Ma perché, quando qualcuno cerca di fare qualcosa di buono in questa Regione, tanti altri – che godono solo per il fallimento della Calabria – vorrebbero fermarlo? È quello che sta succedendo oggi in Calabria.
Ho deciso di portarvi qui, di farvi vedere questo cantiere, il cantiere della metropolitana di Catanzaro.
Ma avrei potuto portarvi in tanti altri luoghi della Calabria: a Sibari, nell’ospedale della Sibaritide; a Vibo, nell’ospedale di Vibo; a Palmi; nei cantieri degli aeroporti; in quelli della SS106, per farvi vedere quante opere si stanno realizzando e quante opere oggi si vorrebbero fermare.
Chi vorrebbe fermarle, la magistratura? No, io non ce l’ho con la magistratura. Non cambio idea: ho sempre detto che in una Regione complicata come la Calabria i magistrati devono fare il loro lavoro serenamente.
D’altra parte, io ho chiarito ogni cosa, non ho nulla da temere dall’inchiesta giudiziaria”. Il governatore, infatti, così come aveva chiesto subito dopo avere ricevuto l’avviso di proroga della indagini, la settimana scorsa è stato interrogato dai pm. Un confronto dal quale era uscito “soddisfatto e molto sollevato”.
Le dimissioni poco prima della convention di Forza Italia a Reggio
“Negli ultimi 30 anni in Calabria, nell’ultimo anno o nell’ultimo anno e mezzo di legislatura, i presidenti venivano coinvolti in un’inchiesta giudiziaria, poi magari venivano archiviati, finiva tutto quanto in niente, però venivano decapitati politicamente, e si fermava la legislatura.
Anzi, per un anno si parlava soltanto di questo. La Calabria non se lo può consentire. La Calabria ha avviato un percorso che finalmente la sta facendo diventare una Regione che non è più in ginocchio rispetto alle altre Regioni d’Italia”, conclude Occhiuto.
L’annuncio delle dimissioni, tra l’altro, giunge alla vigilia della tre giorni sul Sud che da domani a domenica vedrà riunito a Reggio Calabria il gotha di Forza Italia, con il segretario nazionale e vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani, ministri, sottosegretari e parlamentari azzurri. Una convention che, inevitabilmente, adesso si arricchirà di ulteriori contenuti.