Dopo le dimissioni di Roberto Occhiuto da presidente della Regione (da noi in qualche modo anticipate già a fine giugno scorso. Leggi qui: https://irriverentemente.com/?p=19783), reazioni opposte a Catanzaro. C’è infatti chi si frega le mani, accelerando sulla via di un piano ambizioso quanto occulto per prendere ancora più potere. E comandare così alla luce del sole per poi continuare a mandare avanti indisturbato certi loschi affari. E sporchi, come ovvio. Tanto questi impresentabili possono contare su un esercito di prestanomi. Di facce, e figure, in apparenza pulite, ma in realtà completamente asservite a chi rappresenta, amministrandone i beni, ambienti criminali. Dei poteri oscuri della città ne parleremo comunque dopo. Intanto vediamo invece i gran casini della politica onesta, ma inciuciona. Che lo premettiamo (e precisiamo a chiare note) nulla c’entra con determinati personaggi di malaffare.
Nessuna confusione, iniziamo dall’asse politico onesto (seppur inciucione) Fiorita-Mancuso che ora vacilla… pericolosamente
Al netto delle… pepate note stampa e delle intemerate (veementi polemiche) in consiglio comunale di Eugenio Riccio e soci, emulate talvolta dai vari Gregorio Buccolieri & company, le distanze (e diversità) tra “fascioleghisti” e “kommunisti”, come i tifosi delle opposte fazioni si apostrofano tra di loro, sono assai più di facciata che di sostanza. Un po’ di… cinema, insomma, per salvare le apparenze. Perché, nella pratica, i leader dei due schieramenti locali: il sindaco Nicola Fiorita e il presidente del consiglio regionale Filippo Mancuso hanno un’intesa a prova di bomba. Hanno? Ah no, scusate! Forse, ora, il tempo verbale non è più esatto. Dal momento che la (già concordata?) staffetta Fiorita-Mancuso al vertice di Palazzo De Nobili finora era quasi benedetta dalla tempistica delle rispettive tornate elettorali. Fine 2026 per la Regione, metà 2027 per il Comune. Giusto il tempo di condurre una campagna elettorale. Ma adesso le cose cambiano. Eccome! Considerato che, per il rinnovo dell’assise di Palazzo Campanella, passeranno solo pochi mesi. Niente… ticket, allora. O comunque molto più complicato farlo. Perché, ad esempio, Mancuso dovrebbe (ri)candidarsi alla Regione per poi dimettersi dopo appena un anno circa per fare il sindaco. O, viceversa, restare a casa tanto, forse troppo, senza sicurezze. Impensabile!
La gioia di certe losche e oscure conventicole catanzaresi, niente a che vedere con i gruppi politici onesti appena citati, le quali pensano a cogliere la grande occasione
Grande gioia, ma anche un pizzico di preoccupazione, in certe losche e oscure conventicole catanzaresi, niente a che vedere con i gruppi politici onesti appena citati, dopo il forfait occhiutiano. Si tratta, come premesso, di persone (e famiglie) vicine ad ambienti… malsani. Che agiscono peraltro con l’ausilio di “giornalisti”, pagati con i soldi ricavati da certi grossi… affari! Che per lo più coprono un giro di riciclaggio su vasta scala. Condotto da un soggetto in particolare detto, non a caso, “Ava come lava”, mutando lo slogan di una nota vecchia pubblicità. A sua disposizione inoltre vari, insospettabili, prestanomi. E qualche figura politica, una in particolare, sulla carta presentabile. E utile per tentare l’approdo a Palazzo Campanella o addirittura nella squadra di governo con sede nella Cittadella della zona di Germaneto. Una grossa minaccia per l’intera città. E non soltanto… . Unico problemino, sempre per loro, che adesso questi chiacchierati soggetti dovranno accelerare sulla tabella di marcia stilata già qualche anno fa. Ma resta, per tali “rifiuti umani” finora così abilmente mimetizzati, la fregola di cogliere la grande occasione.
La possibile imminente “guerra” in Fi locale
La pax, secondo noi solo apparente, tra i consiglieri comunali forzisti del capoluogo Marco Polimeni (pure segretario provinciale), Antonello Talerico (anche consigliere regionale) e Sergio Costanzo (non certo l’ultimo arrivato) era molto più facile da mantenere con le Regionali ancora distanti 15-18 mesi. Ma adesso la faccenda cambia. E radicalmente. Chi saranno infatti i competitor per l’assise di Reggio? L’uscente Talerico (asseritamente legato a doppio filo a Occhiuto, sebbene a noi risulti qualcosa di abbastanza diverso); il rampante Polimeni (dato da tutti per sicuro esponente azzurro nel novero degli aspiranti… promossi alla Regione) o lo stesso Costanzo, un paio di volte in corsa con la sinistra ma beffato malgrado diverse migliaia di voti presi? Davvero un bel rebus! Come il dubbio relativo a quanto ci metteranno i fuochi sotterranei a emergere in superficie?
