Riceviamo e pubblichiamo
Lettera di un’anonima malata oncologica
“Buongiorno presidente, le auguro una pronta e completa guarigione. Ma detto cio’, sono una malata oncologica, in seguito alla malattia sono stata licenziata, perché il contratto nazionale colf non prevede il pagamento della malattia da parte dell’INPS, o si muore di tumore o si muore di stato, questo è quello che ho imparato dalla mia malattia. Un invalidità di 333€!
Ma la cosa più grave è che superato l’intervento, la chemio e la radio, adesso devo fare gli esami per la valutazione oncologica e radioterapica, e SORPRESA! I tempi sono biblici, le ricette a breve o urgenti non le possono prenotare perché NON HANNO LE AGENDE( vai a capire perché), a pagamento secondo lei come faccio a fare un sacco di esami con 333€ al mese?
SU QUALE BASE ,IN CALABRIA SI DECIDE SE LA SUA VITA CARO PRESIDENTE,VALGA PIÙ DELLA MIA O DI QUALSIASI ALTRO CITTADINO CALABRESE!!
Angela, una calabrese senza diritti
Codacons: la cosa pubblica piegata agli ordini del privato, l’arroganza che si spinge ad infrangere qualsiasi regola e nel pieno disprezzo di ogni norma finisce per umiliare i tanti calabresi malati e rassegnati:
il presidente emula il marchese del Grillo e manda ai calabresi un messaggio avvilente: “Io sono io e voi non siete un c…o!”