Riceviamo e pubblichiamo

La maxi-sforbiciata, rischia di portare il sistema agricolo calabrese a perdere oltre 300milioni con una perdita annua stimata di oltre 40 milioni di euro.

Una delegazione di Coldiretti Calabria manifesterà insieme alle rappresentanze nazionali e regionali di Coldiretti provenienti da tutta Italia, con migliaia di agricoltori, giovedì 18 dicembre prossimo a Bruxelles, per chiedere a gran voce un’Europa diversa, più democratica e più vicina alle esigenze di cittadini e imprese. 

L’Unione Europea se vuole recuperare fiducia e credibilità, guardi negli occhi chi ogni giorno custodisce la terra e con essa, una parte importante dell’identità europea. Non serve meno Europa ma una Europa diversa più attenta ai bisogni reali dei cittadini e non ripiegata su logiche burocratiche e autoreferenziali. Senza contadini – rilancia Coldiretti – non si governa! Coldiretti aveva promesso battaglia e lo farà il 19 p.v. a Bruxelles. 

Se Ursula Von der Leyen e i suoi tecnocrati intendono davvero mettere gli agricoltori al centro del prossimo bilancio europeo, deve prima smettere di dire una cosa e fare poi l’opposto, afferma Coldiretti.

Non è credibile parlare di sostegno al mondo agricolo mentre si porta avanti un piano che prevede il taglio di 90 miliardi di euro alla Pac, di cui 9 miliardi sottratti all’agricoltura italiana, colpendo direttamente redditi, produzioni e sicurezza alimentare.

La maxi-sforbiciata, rischia di portare il sistema agricolo calabrese a perdere oltre 300milioni con una perdita annua stimata di 40 milioni di euro per la futura programmazione2028-2034 e questo ridurrebbe il peso dell’agricoltura in termini di produzione con effetti sociali rilevanti anche perché l’agricoltura la migliore difesa contro il cambiamento climatico.

È pura propaganda annunciare iniziative per favorire il consumo di prodotti europei, sottolinea l’organizzazione agricola, senza creare le condizioni perché ciò avvenga davvero.

Senza l’obbligo dell’etichetta d’origine e senza una revisione radicale di accordi come il Mercosur, così come oggi impostato, si continua a spalancare il mercato a produzioni che non rispettano le stesse regole ambientali, sociali e sanitarie, danneggiando l’agricoltura europea e mettendo a rischio la salute dei cittadini.

Coldiretti sottolinea come le parole della presidente della Commissione europea siano smentite dai fatti: tagli alla Pac, importazioni senza reciprocità e nessuna reale tutela del cibo europeo.

Questa non è una politica agricola, è l’abbandono consapevole dell’agricoltura e della sovranità alimentare dell’Unione, è la dimostrazione che la Von der Leyen, sta marcando e creando una distanza tra Bruxelles e i cittadini europei, per Coldiretti insomma non è in grado di gestire il ruolo istituzionale che ricopre e che, come nel caso del Mercosur, continua ad ingannare agricoltori e cittadini consumatori di tutta Europa.

Una scelta folle che dimostra tutta la miopia dell’attuale Commissione, che mette a rischio la sovranità alimentare di 450 milioni di cittadini, mentre grandi potenze come gli Usa e la Cina vanno ad aumentare le risorse destinate alla produzione agricola.

Per tutto questo alziamo il livello della mobilitazione è l’avviso di Coldiretti!

Confronto con Camcom città Stretto su agrumi reggino

Coldiretti Reggio esprime soddisfazione per il confronto che si è svolto presso la Camera di Commercio di Reggio.

Un incontro che segue le sollecitazioni avanzate da Coldiretti per affrontare con urgenza le criticità dell’attuale campagna agrumicola.

La riunione, presieduta dal presidente della Cciaa di Reggio Antonino Tramontana, ha visto la partecipazione unitaria delle organizzazioni agricole, delle OP, dell’industria di trasformazione e della commercializzazione.

E ha rappresentato un primo passo significativo verso un metodo di lavoro condiviso e orientato alla salvaguardia del comparto.

Al centro del percorso vi sono obiettivi chiari: rafforzare il valore economico e identitario degli agrumi calabresi, sostenere la competitività della filiera e promuovere un modello di produzione basato su qualità, sicurezza e trasparenza.

Gli agrumi del reggino possiedono caratteristiche organolettiche e salutistiche di grande pregio e sono ottenuti nel pieno rispetto degli standard europei, elementi che meritano un adeguato riconoscimento sul mercato e che le differenziano nettamente dai prodotti esteri, soprattutto da quelli ottenuti tramite processi di concentrazione.

In questa direzione Coldiretti ribadisce la necessità che, nelle relazioni commerciali, sia garantito un equilibrio che premi il lavoro delle aziende agricole e riconosca i reali costi di produzione, a tutela del reddito degli agricoltori e della tenuta economica dei territori.

Resta centrale il principio di reciprocità nelle politiche commerciali internazionali: non è accettabile – come Coldiretti denuncia da tempo rispetto agli accordi come il Mercosur – che sui mercati europei arrivino prodotti ottenuti con regole, fitofarmaci e standard produttivi vietati da anni in Europa.

Una competizione impari che danneggia imprese, lavoro e sicurezza alimentare.

“La compattezza mostrata al tavolo è un segnale importante, ma ora serve continuità” ha dichiarato Federica Basile, presidente provinciale di Coldiretti Reggio, ribadendo poi che “la Calabria agrumicola ha bisogno di certezze, di prezzi equi e di condizioni chiare lungo tutta la filiera.

Le nostre produzioni rispettano norme severissime, garantiscono qualità e salubrità riconosciute, ma devono essere messe nelle condizioni di competere ad armi pari”.

“Il principio di reciprocità non è uno slogan – ha aggiunto il direttore provinciale Gino Vulcano – ma è l’unica strada per evitare che il mercato premi prodotti ottenuti senza tutele ambientali e sociali.

Continueremo a lavorare con produttori, istituzioni e organizzazioni della filiera per costruire un percorso stabile di valorizzazione e rilancio.”

Coldiretti proseguirà il monitoraggio in atto della campagna in corso, promuovendo ulteriori momenti di confronto con i soci, come quello tenutosi presso la sede zonale di Gioia T.  (Rc), con l’obiettivo di contrastare le attuali difficoltà nel proseguimento della raccolta emerse dall’incontro.

E rafforzare una filiera che rappresenta un presidio economico, sociale e paesaggistico per la regione.

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