Riceviamo e pubblichiamo

Il sindacato CSA-Cisal plaude alla sospensione degli aumenti tariffari del Trasporto Pubblico Locale, entrati in vigore il a inizio agosto scorso.

In un contesto economico segnato dall’aumento del costo della vita e dall’incertezza occupazionale, il peso degli aumenti tariffari avrebbe gravato ulteriormente sulle tasche di chi già fatica a far quadrare il bilancio familiare.

La sospensione degli aumenti rappresenta dunque un respiro importante per migliaia di cittadini calabresi.

Secondo quanto annunciato, dal primo settembre gli aumenti verrebbero sospesi, almeno temporaneamente. Una moratoria che costituirebbe un importante passo avanti a tutela dei lavoratori pendolari, degli studenti e delle famiglie, categorie che più di altre subirebbero l’impatto dei rincari.

LA MORATORIA DOVREBBE PREVEDERE (secondo le informazioni finora disponibili):

• Dal 1° settembre, non sarebbero più applicati gli aumenti di biglietti e abbonamenti introdotti il 1° agosto;
• I costi tornerebbero ai livelli precedenti, con particolare beneficio per chi viaggia ogni giorno, come i pendolari;
• La moratoria non avrebbe ancora una scadenza definita, ma servirebbe a guadagnare tempo per individuare soluzioni più eque, tra cui:
• Reperire risorse statali per coprire i costi del servizio;
• Rivedere le tariffe in modo più equilibrato;
• Introdurre agevolazioni mirate per studenti, lavoratori a basso reddito e famiglie numerose.

Il sindacato CSA-Cisal sottolinea l’urgenza di affrontare in modo strutturale le criticità che colpiscono quotidianamente i lavoratori pendolari della Cittadella regionale, ancora costretti a:
• Utilizzare servizi senza integrazione tariffaria;
• Affrontare corse insufficienti e fermate prive di sicurezza e decoro.

Per questo il sindacato ha chiesto un incontro ufficiale per sottoporre le proprie proposte a tutela dei pendolari e promuovere una stagione di scelte coraggiose, che possano finalmente restituire dignità al trasporto pubblico calabrese e fiducia nelle istituzioni.

Nessun lavoratore dovrebbe mai essere posto nella condizione di dover scegliere tra la propria dignità e il diritto alla mobilità.

Il CSA-Cisal ribadisce con fermezza che i diritti dei pendolari calabresi non possono più essere considerati un mero costo.

Bensì devono essere riconosciuti come un investimento strategico imprescindibile per il futuro della nostra regione.

Questa moratoria – conclude il sindacato – non può limitarsi a un rinvio temporaneo, ma deve rappresentare il primo fondamentale passo verso un cambiamento strutturale che ponga definitivamente fine ai disagi e alle ingiustizie che quotidianamente colpiscono i pendolari.

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