Ci (ri)siamo! La nostra gola profonda vicina al governatore uscente, e nei suoi piani rientrante, Roberto Occhiuto ha (ri)parlato. E riportato vecchie… voci sul baratto (in termini di successo elettorale) tra la Regione e i Comuni di Catanzaro e Cosenza. Un patto, ormai datato, che sarebbe però ancora valido, almeno a dar retta alla nostra fonte. Ultra-qualificata. Come dimostra la nostra anticipazione, “bomba”, sulle dimissioni estive di Occhiuto stesso (leggi qui: https://irriverentemente.com/?p=19783), merito della… fonte medesima. Unica variabile – ci racconta – l’ambizione della segretaria nazionale del Partito Democratico Elly Schlein. Che vuole, più di ogni cosa al mondo, succedere a Palazzo Chigi alla leader di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni, legittimandosi e rafforzandosi con una serie di vittorie in ogni competizione nelle urne (leggi qui: https://irriverentemente.com/?p=19978). Ma basterà questo a mandare all’aria un inconfessabile accorduni, sempre se esiste per carità, di tali proporzioni! Chissà… .

Una vecchia… voce. Ma ancora attuale?

Una voce vecchia di un quinquennio, ma che si (ri)sente, come un’eco in lontananza. Che arriva fino a oggi. Relativa a cosa? Al presunto baratto, segretissimo, tra il governatore Occhiuto o, comunque, i vertici della destra calabrese e nazionale (risalendo originariamente addirittura al tempo in cui c’era ancora la povera Jole Santelli al timone) e quelli della sinistra. Oggetto dello scambio? La vittoria nelle elezioni, come ovvio. La riprova? A iniziare dalle Regionali: la candidatura di una non certo competitiva Amalia Bruni (con tutto il rispetto per la valida persona e grande professionista), mandata al massacro (nelle urne) dopo una serie infinita di rifiuti a sfidare Occhiuto prima dell’accettazione in… extremis della citata prof. Mentre sull’altro piatto della bilancia, a far da contropartita, le Amministrative nei comuni di Catanzaro e Cosenza. Da… regalare, rispettivamente senza colpo ferire, all’avversario. Vale a dire, dando via libera a Occhiuto alla Regione e viceversa a Pd e soci (leggasi alleati) a Catanzaro e Cosenza. Dove Dem & Co. non toccavano palla da tempo immemore. Non prevalendo da anni. In particolare nel capoluogo. Realtà importante nel contesto calabrese, quasi da decenni (più che anni) sideralmente lontana dalla sinistra. Sconfitta persino nel periodo della corazzata partitica guidata da Enzo Ciconte.

Clamoroso sui Tre Colli, ma pure in riva al Crati

Sinistra storicamente a bocca asciutta sui Tre Colli. E con invece quell’inatteso “miracolo Nicola Fiorita”, frutto di mille incastri e altrettanti compromessi nel 2022. Il modo migliore, peraltro, per avere (pur formalmente da avversario) un sindaco debole, debolissimo in Consiglio, a cui mettere la sordina a ogni stormir di fronda, ricordandogli come fosse diventato primo cittadino (e continuasse a esserlo) solo per… Grazia ricevuta. Concessa da una destra al vero potere. Affare diverso, invece, in riva al Crati. Dove una destra superocchiutana, andata al ballottaggio di metà giugno ‘22 con un più che rassicurante vantaggio, inopinatamente si… squagliava proprio sul più bello nel “derby” dei… Francesco (& Franz) Caruso. E si scioglieva, appunto come neve al sole, dando via libera ai rivali. Coincidenze? Mah, sarà… . Perché altrimenti ha proprio ragione chi parla da mesi con noi.

Una vecchia storia, nota ad… alcuni. Perché segreta?

Comunque sia, questa è di sicuro una vecchia… storia ben conosciuta da alcuni addetti ai lavori, anche se non ne hanno (quasi mai) potuto parlare (scrivere) per non infastidire i loro padroni. Di destra o di sinistra, che fossero. I quali, certe… cosacce politiche, di solito le fanno, ma altrettanto certamente non le dicono. Mai! E, soprattutto, non le fanno dire ai turiferari di regime, ricompensati appunto per servire fedelmente i padroni e non per informare con assoluta libertà i cittadini-lettori. Che non tutto, anzi non molto, possono sapere da quanti dovrebbero informarli correttamente, ma invece non possono scrivere determinate notizie! In politica, ancor più che in altri ambiti, a patto di non essere preventivamente… autorizzati dai referenti nelle stanze dei bottoni. Resta in piedi il discorso principale del patto, però. In particolare alla luce dell’ardita mossa occhiutiana e della presunta impreparazione di una sinistra colta di sorpresa e intrappolata nel Tridico sì-Tridico no (l’europarlamentare M5s, Pasquale, principale “indiziato” per il ruolo di antiOcchiuto).

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