Riceviamo e pubblichiamo
Nidil Cgil così su Tirocinanti (Tis): “Basta ambiguità: servono impegni concreti e non operazioni di facciata”
Alle ore 12 odierne si è ufficialmente chiusa la piattaforma predisposta dalla Regione Calabria per la rilevazione delle adesioni da parte degli enti pubblici interessati alla possibile stabilizzazione dei Tirocinanti di Inclusione Sociale (TIS).
Il dato finale – superiore al 73% di potenziali assunzioni – può sembrare incoraggiante, ma per quanto ci riguarda non rappresenta un parametro realistico né attendibile.
Fin dall’inizio abbiamo chiarito che questa era una fase utile, ma non risolutiva.
Una rilevazione informale, non vincolante, che non avrebbe potuto concludere la vertenza.
Molti enti locali, infatti, sono tuttora impossibilitati ad assumere, a causa della mancata storicizzazione delle risorse.
Lo abbiamo detto pubblicamente, lo abbiamo riscontrato nelle numerose assemblee nei territori e lo abbiamo ribadito ai tavoli istituzionali.
A conferma di ciò, appena due giorni fa, oltre cento sindaci calabresi – molti dei quali hanno aderito alla piattaforma – hanno firmato un documento unitario in cui si denunciavano:
• l’assenza di certezze sulle risorse disponibili;
• la mancanza di deroghe normative;
• l’insufficienza della storicizzazione statale;
• la necessità urgente di un confronto strutturato con la Regione e le organizzazioni sindacali.
Eppure, gli stessi enti che esprimevano dubbi e riserve, oggi risultano tra quelli che hanno aderito. È chiaro quindi che questa piattaforma rischia di restituire un’immagine distorta, alimentando false aspettative nei lavoratori. Servono ora trasparenza e chiarezza.
Per questo motivo, chiediamo con forza alla Regione Calabria di avviare immediatamente la fase operativa, predisponendo e inviando senza ulteriori rinvii la Manifestazione di Interesse vincolante a tutte le amministrazioni che hanno partecipato alla piattaforma.
Il documento dovrà riportare con precisione la cifra effettivamente disponibile per ciascun ente, e prevedere un breve termine per la risposta, così da non perdere ulteriore tempo e dare subito concretezza agli impegni assunti.
Solo con una risposta vincolante sarà possibile distinguere chi intende davvero assumere da chi ha solo preso tempo.
La nostra previsione reale sulle assunzioni – già contenuta nel progetto consegnato alla Regione il 5 maggio 2025 – resta invariata.
È su quella base, e non su numeri generici, che si dovrà misurare l’efficacia della misura.
Ai lavoratori TIS diciamo la verità: diversi sindaci hanno aderito pur sapendo di non essere nelle condizioni di assumere.
È un comportamento che va spiegato, anche pubblicamente. Dopo anni di lavoro, questi lavoratori non meritano ambiguità, ma risposte certe e dignitose.
Ribadiamo: l’unica soluzione definitiva è la storicizzazione delle risorse da parte dello Stato. I 5 milioni oggi disponibili sono del tutto insufficienti.
Servono almeno 50 milioni, da prevedere nella prossima Legge di Bilancio.
La Regione Calabria deve farsi carico di questa battaglia e rivendicarla con forza davanti al Governo nazionale.
Per tutti gli enti che non saranno in grado di procedere con le stabilizzazioni, sarà indispensabile individuare percorsi alternativi di contrattualizzazione, sempre sulla base di risorse che devono essere aumentate e rese strutturali.
Nel frattempo, chiediamo fin da subito che, una volta conclusa la manifestazione d’interesse, la Regione Calabria renda operativo il percorso alternativo già delineato nel documento che le abbiamo consegnato il 5 maggio scorso, utilizzando il voucher previsto, così da garantire che tutti i lavoratori esclusi dalla stabilizzazione non restino privi di tutele alla scadenza del tirocinio.
A partire da oggi, non sono più ammesse ambiguità. Gli impegni presi devono trasformarsi in atti concreti.
Per rispetto verso chi, da anni, tiene in piedi pezzi essenziali degli enti locali e dei servizi pubblici calabresi, senza contratto, tutele e diritti.
Cgil Calabria – Nidil Cgil Calabria