Riceviamo e pubblichiamo

Il 25 febbraio, presso l’istituto alberghiero di Botricello, si è svolto un importante incontro dal titolo “Diritto alla legalità, per un mondo più giusto” , pensato per i giovani studenti, con il preciso obiettivo di promuovere la cultura del rispetto e della legalità, per costruire tutti insieme una società più equa e  più giusta.

Ci si è soffermati sull’ importante ruolo rivestito dalla famiglia, dalla scuola, dalle istituzioni, che hanno il compito di far comprendere alle giovani generazioni cosa sia giusto e cosa sia sbagliato ed educare alla cultura della legalità, ossia  ad una convivenza basata sul rispetto delle regole, sul dialogo, sulla partecipazione, sulla solidarietà e sull’uguaglianza.

Perché spesso le nuove generazioni possono essere attratte da stereotipi illusori ed il difficile compito dei genitori, degli insegnanti e delle istituzioni è proprio quello di ristabilire un ordine per evitare distorsioni e ricadute nell’illecito.

Nel corso del dibattito, dopo i saluti del sindaco Saverio Puccio e del parroco Don Rosario Morrone, hanno preso la parola la Dirigente dell’Istituto Giovanna Moscato che ha mostrato un vivo interesse per i temi affrontati della legalità e per la possibilità,  nell’ottica della rieducazione del condannato, principio sancito dall’art. 27 della Costituzione, di organizzare al più presto iniziative volte a coinvolgere i giovani detenuti dell’IPM di Catanzaro nei numerosi laboratori didattici presenti nell’istituto,  per appassionare i giovani detenuti, perché la pena non deve essere punizione ma lo strumento  concreto di rieducazione.

Sono intervenuti all’incontro, l’avv. Irma Conti, Garante nazionale delle persone private della libertà, il Presidente della Camera penale di Catanzaro l’avv. Francesco Iacopino, i responsabili dell’Osservatorio esecuzione penale e carcere della Camera penale di Catanzaro l’avv. Vincenzo Galeota, Piero Mancuso e l’avv. Alessandra Coppolino,  l’avv. Orlando Sapia, l’avv. Maria Jiritano e la Sostituta Procuratrice di Catanzaro la Dott.ssa Graziella Viscomi.

I quali hanno sottolineato l’importanza della cultura della legalità nelle giovani generazioni e hanno poi affrontato le problematiche connesse al carcere e ai detenuti.

Che non devono essere considerati gli “ultimi”, ma coloro i quali dopo aver commesso degli errori devono avere una possibilità che passi attraverso il riscatto sociale teso a garantire loro un futuro migliore.

Perché il compito del carcere deve essere proprio quello di offrire un futuro ai condannati per ricaduta nel reato.
In tale ottica si è discusso in maniera concreta della necessità di organizzare laboratori, corsi specialistici e tirocini formativi all’interno del carcere, con la partecipazione dei docenti e degli allievi dell’istituto professionale di Botricello per consentire ai detenuti di investire su se stessi, sulla possibilità di uscire con competenze,  con esperienza e con  un’identità nuova.

A conclusione dell’incontro, gli studenti hanno  preparato un buffet impreziosito dal forte significato che hanno voluto attribuire, ossia  la scuola ha il dovere di formare cittadini più consapevoli e sensibili verso chi soffre anche se sta scontando una pena, dimostrando  in tal modo che cucinare non è solo un mestiere ma un atto creativo capace di generare libertà.

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