Antonio Rapuano di RiminiAntonio Rapuano di Rimini

Chissà se l’arbitro Antonio Rapuano di Rimini, designato per l’anticipo della 17. giornata di B tra Bari e Catanzaro, nelle scorse ore ha… buttato un occhio a Napoli-Milan di Supercoppa italiana. Lo diciamo perché tale manifestazione costituisce forse il suo più grande rimpianto in ambito sportivo. Questo perché in occasione della finale, ormai araba, del 22 gennaio 2024, lo stesso allora 38enne Ddg si giocò forse un pezzo di carriera con la mancata promozione a internazionale. Considerato come, secondo indiscrezioni della stampa che conta, sarebbe stato rimbrottato nientemeno dal suo capo Gianluca Rocchi in persona per la scadente performance. Motivo? Una gestione giudicata troppo permissiva nel primo tempo, che avrebbe portato a un inevitabile netto cambio di atteggiamento nella ripresa e alla frettolosa, quanto decisiva in negativo, espulsione dell’azzurro Giovanni Simeone. Circostanza che ha però dato adito a un piccolo… giallo. Rocchi, infatti, ammise di essersi recato negli spogliatoi al… 45 ‘come scrissero i giornali, ma per tutt’altro. Ovvero per avvisare, non riuscendo a comunicare con la cinquina in campo (compresi arbitro e assistente di riserva, cosiddetti 4. e 5. uomo) e i “varisti” (affinché avvisassero i colleghi), della necessità di far osservare il minuto di raccoglimento in memoria del monumentale Gigi Riva purtroppo da poco scomparso. Rimane però il dubbio su come siano realmente andate le cose nell’intervallo della Napoli-Inter del… deserto. 

Ma al di là di Napoli-Inter… d’Arabia, ecco chi è l’arbitro Rapuano

Al di là di quanto fin qui scritto, per il vigile urbano romagnolo quel per lui famigerato Napoli-Inter è giocoforza ormai… acqua passata! Da allora, però, da pupillo del capo della Can è scivolato nelle… retrovie, in seconda (se non terza) fascia. Resta tuttavia il fatto che lo stesso Rocchi sembra averci ascoltato (si scherza, manco a dirlo!). Ed ecco perché: Rapuano è vicino ai 41 anni, che compirà il 10 aprile venturo. Ed è un veterano della Can. Un elemento da quasi 60 partite in A (59 per l’esattezza, tra cui alcune in bigmatch quali Milan-Lazio; Roma-Milan; Roma-Fiorentina; Lazio-Fiorentina, più la per lui “maledetta” finale di Supercoppa Napoli-Inter di cui si è detto in premessa). A cui se ne sommano ben 117 in B, comprese gare clou di playoff e playout e come ovvio inclusa quella di stasera, oltre a importanti incontri di Coppa Italia e di campionati esteri “minori” tipo la massima serie cipriota. A differenza dunque di un semidebuttante come Andrea Calzavara di Varese, all’opera con nostra grande sorpresa sabato scorso in Catanzaro-Avellino (leggi qui: https://irriverentemente.com/catanzaro-avellino-arbitra-calzavara-e-sorprende-ma-ecco-perche-ci-aspettavamo-ben-altro-nome-per-questa-sfida-inportante/), in cui ha appunto diretto un ragazzo con appena 7 match in B in carriera. Inutile aggiungere altro, avendo già messo a confronto i due profili arbitrali che rivelano un divario immenso. Almeno al momento, poi… .

I primi passi alla Can di Rapuano

Ma, ribadiamo in conclusione, al San Nicola, nel capoluogo pugliese, stasera fischierà un ancora per 3 mesi e mezzo 40enne che ha debuttato in A l’ormai lontanissimo 28 maggio 2017 in Sassuolo-Torino 5-3, quand’era invece da poco 32enne. Mentre, nella categoria appena inferiore, aveva addirittura fatto capolino il 6 settembre 2016 in Pro Vercelli-Virtus Lanciano 2-1. Circa 9 anni e mezzo fa, quindi.

Rapuano e il Catanzaro

Riguardo ai precedenti con l’Us ‘29, Rapuano l’ha incrociato l’ultima volta prima di oggi ancora in estate (ovvero lo 30 agosto nello 0-0 dell’Alberto Picco di La Spezia contro i bianconeri liguri. Leggi qui: https://irriverentemente.com/spezia-catanzaro-arbitra-il-veterano-rapuano-di-rimini-che-un-anno-e-mezzo-fa-riparti-per-riprendersi-una-carriera-divenuta-a-rischio-proprio-dal-ceravolo-vediamo-tutto/). Sempre un turno dopo che le stesse Aquile avevano avuto un altro collega esordiente del Ddg romagnolo, allora addirittura assoluto, come Claudio Giuseppe Allegretta di Molfetta. Mentre, in un passato assai meno recente, per una curiosa coincidenza, Rapuano era stato designato per i giallorossi di Calabria a seguito della disastrosa prestazione… araba in Supercoppa. Allorché rientrò in campo, proprio al Nicola Ceravolo, solo il 10 febbraio ‘24 in un Catanzaro-Ascoli 3-2.

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