Articolo tratto dal profilo Facebook Sigfrido Ranucci che riassume alcune vecchie vicende calabresi e parla di presunte irregolarità alle elezioni politiche del 2022 al Collegio Cosenza
Dopo l’anticipazione di Lab Report la deputata Anna Laura Orrico Orrico chiede al ministro dell’Interno Matteo Piantedosi un’informativa urgente. Dopo la riunione della Giunta delle Elezioni fissata per ieri ha deciso di riunirsi martedì prossimo, dopo la puntata di Report in onda domenica alle 20.30 su Rai3.
“Come denunciato da Report nell’anticipazione di un’inchiesta giornalistica, nel collegio uninominale Cosenza 2 la percentuale di schede bianche risultate votate è stata anomala – pari al 10% – quando normalmente si aggira in tutta Italia al 3% e nella stessa inchiesta emerge come i presidenti dei seggi raggiunti dalla giornalista hanno confermato che quelle schede in fase di scrutinio erano bianche”.
Anna Laura Orrico deputata del Movimento 5 Stelle, intervenuta in Aula, chiede al Ministro dell’Interno Matteo Piantedosi un’informativa urgente “sulle anomalie che si sarebbero verificate in Calabria sul voto alle politiche del 2022”. Orrico solleva nuovi elementi sul caso del seggio calabrese che potrebbe essere assegnato ad Andrea Gentile, di FI, ai danni della grillina Elisa Scutellà.
In aula i deputati cinque stelle hanno esposto i cartelli con su scritto ‘Onestà’, costringendo il presidente di turno a sospendere la seduta per qualche minuto. Durante l’intervento Orrico ha letto in Aula una lettera fattale pervenire da alcuni elettori: ‘Egregio Onorevole, ci preme informarla che il suo competitor Gentile sta richiedendo presso tutti i comuni del territorio i verbali relativi alle operazioni di scrutinio. inoltre ha predisposto una richiesta per la quale ha voluto la firma di almeno 400 elettori di diversi comuni.
Nell’interesse di tutti noi calabresi e vostri elettori, la preghiamo vivamente di seguire con attenzione l’evolversi della situazione e siamo disponibili a contribuire economicamente e moralmente alle spese che la Costituzione in giudizio dovesse comportarle. E’ inutile dire che le modalità di ricerca di qualche errore sono, come sempre, poco trasparenti e chiare. Facilmente potrebbero capovolgere un esiguo risultato di voti ma di grande liberazione morale. Con affetto, vostri elettori’.
“A questo punto – prosegue – chiediamo che il ministro ci aiuti a capire e chiederemo che si fermino i lavori della giunta per indagare a fondo su quanto emerge da questa inchiesta e dal lavoro stesso della giunta e rispondere ad alcune domande. Esiste o no un sistema di controllo pseudo-mafioso del voto in Calabria? La sicurezza dei seggi elettorali e di chi presiede le operazioni di scrutinio è stata garantita? Il voto in Calabria è un voto libero o condizionato da fattori ambientali riconducibili allo strapotere di alcune famiglie? Onorevoli colleghi, questo è il Parlamento, l’organo che esprime la massima sovranità del popolo italiano e della nostra democrazia. Vogliamo continuare a nascondere la polvere sotto al tappeto o vogliamo restituire dignità e fiducia ai cittadini italiani?”