Alcuni catanzaresi si sono stupiti di un fatto e ci hanno chiesto chiarimenti. E sembra incredibile, considerato come noi non siamo certo un’autorità giudiziaria. Né di pubblica sicurezza o qualsivoglia altra funzione. Quanto semplicemente, e modestamente, l’unica vera “libera stampa”. Senza editori, sponsor e amichetti vari. E per questo forse, ogni giorno che passa, la gente ci scrive, sapendo di non poter trovare accoglimento altrove da parte di chi ha tradito la… missione di informare per farsi parte del sistema. Sì, proprio l’ineffabile e “avvolgente” sistema cittadino. Ma prima di arrivare al succo della questione, la premessa fondamentale è che i comportamenti da noi stigmatizzati in questo pezzo non integrano alcun reato o irregolarità. Involgono semmai una soglia di sensibilità strettamente personale. Perché, se avessimo contezza del contrario, andremmo a denunciare oltre a buttar giù un pezzo.
La soglia etico-morale e il livello di sensibilità
Quella a cui ci richiamiamo in questo pezzo, come facciamo quasi sempre del resto, è una soglia etico-morale, spessissimo avulsa dalla sfera giuridica. Sta di fatto però che, se ancora viviamo in uno Stato di Diritto in cui i giornalisti possono scrivere liberamente come noi, ci compete tenere etica e morale in altissima considerazione. Va dunque detto che, a nostro avviso, è inopportuno organizzare al Mario Foglietti la 7. edizione di Serata d’Artista, spettacolo nato da un’idea (se non andiamo errati scaturita da una speciale festa di compleanno) di Salvatore Conforto (impiegato di banca con la passione per il teatro), dopo averlo varie volte mandato in scena al Comunale (almeno ci pare). E spieghiamo subito il perché. Il Politeama-Foglietti è sotto l’egida del Comune, attraverso la Fondazione Politeama di cui lo stesso Conforto è membro del Cda. E quindi, secondo noi, sarebbe stato meglio continuare a fare lo spettacolo al Comunale o altrove. Ma se a qualcuno è sembrato “insolito”, noi vi rinfreschiamo la memoria con altri esempi ben più eclatanti. Casi in cui il sindaco attuale Nicola Fiorita, a cui competono come ovvio quasi tutte le scelte più significative in città in forza del suo mandato, non si è discostato di un millimetro dal predecessore Sergio Abramo. Anzi se possibile, lo ha battuto di… 100 punti!
Il Governo dei Migliori, dei “Kommunisti senza macchia e senza paura”
La decisione (anzi il metodo) di premiare i propri aficionados (non tutti peraltro, alla luce di alcune esclusioni… eccellenti), per Fiorita è sin da subito stata la stella polare. È capitato quando ha ad esempio nominato proprio Conforto nel Cda del Politeama. E non perché il diretto interessato non sia una persona perbene o degnissima, per carità. Lo è. Eccome! Ma, dal Governo dei Migliori e dei “Kommunisti senza macchia e senza paura”, era forse lecito attendersi qualcosa di più dell’investitura di un fedelissimo, che ha sì l’hobby del teatro da una… vita, tuttavia abitualmente occupato (da diplomato) con conti correnti e altri affari bancari connessi alla sua principale occupazione professionale. Ribadiamo: nulla di… anomalo, ma la critica ci sta. Consentitecelo!
Ma al solito c’è di più, molto di più
Fiorita è il sindaco che non ha mai chiarito a quale titolo (oneroso o gratuito) abbia concesso il Foglietti al suo ex sovrintendente (dirigente pubblico in quella veste, che mai nominiamo in ragione di noti trascorsi personali) per l’evento inaugurale privato (con tanto di vendita di oltre 900 biglietti a prezzi non certo irrisori) consistito nel concerto del celebre “Gladiatore”. Che ha così idealmente aperto il 20. Mgff nel giugno del ’23. Ma vi è di più. Molto di più: l’attuale sovrintendente Tonia Santacroce, succeduta al collega, prima per lungo tempo da direttore di Area artistica del Politeama e ora, appunto da “numero uno” del Teatro, ha sempre svolto lì, e continua a farlo, il suo fortunato e apprezzato Festival d’Autunno. Di cosa parliamo, allora? Di Conforto e basta? No!
Ma c’è solo il Teatro a tenere banco? No, certo che no
Pure uscendo fuori dalla sfera teatrale cittadina, ecco il caso, che… rispolveriamo, del concorso per un posto fisso (a tempo indeterminato) al De Nobili fatto dal fratello ultra 40enne (Andrea) della vicesindaco e pluri-assessore Giusy Iemma per pura coincidenza, sia chiaro, mentre la sorella svolgeva il suo primo incarico di vertice nella giunta comunale. Ma anche in questa circostanza, tuttavia, mettiamo in evidenza che è tutto perfettamente legale. E quindi lecito! Tuttavia, almeno per noi, poco… ortodosso. Soprattutto nel periodo che viviamo. Solo che tocca a voi, cari amici lettori, farvi un’idea a riguardo. Malgrado si sappia come per la verità Catanzaro resti una città in cui… tutto scorre, come nulla fosse. E tutto si omologa, con destra, sinistra e centro, che si fondono, facendo occasionalmente finta di combattersi. Perché, alla fine, capita persino che si… nominino ad alti incarichi tra di loro per poi premiarsi sempre tra di loro. In un giro di valzer di poltrone e riconoscimenti che talvolta induce all’ilarità. Ma i fessi, come noi in primis, che non amano schierarsi politicamente o appartenere alle conventicole padrone del capoluogo ne restano esclusi. Perché la sera amano guardare un film o una partita a casa, senza fare inchini a chicchessia. Una scelta ‘insensata’, però. Perché preclude ogni possibilità di successo. E di… incarico in qualsiasi posto, anche con una bravura superiore alla media.