Lamentele social e non solo di un utente (con cui abbiamo parlato poco fa, ndr) del Policlinico Umg della zona di Germaneto, ora per così dire confluito nell’Aou Renato Dulbecco. Questo cittadino catanzarese, e lettore di irriverentemente.com/, si chiama Eugenio Mastria e ci racconta di aver addirittura collaborato in passato con la struttura sanitaria su cui peraltro afferma: “Mai finirò di ringraziare abbastanza il Policlinico e gli straordinari professionisti che vi lavorano. E che con l’Ecmo mi hanno letteralmente salvato la vita. Ma devo esprimete tutto il mio personale rincrescimento per una situazione che, in un certo qual modo, danneggia anche loro. Una vicenda che credo sia giusto, anzi doveroso, portare a conoscenza dell’opinione pubblica attraverso la stampa e la sua testata in particolare”.
Ecco il motivo della dura protesta di Mastria. Prima espressa tramite un post social e poi a noi
Il motivo dell’atto di accusa lo specifica il diretto interessato, come ovvio. In primis nel suo post Facebook in cui scrive: “Sono diverse volte che, recandomi al Policlinico di Germaneto, all’interno dell’area parcheggio trovo purtroppo in sosta mezzi nei posti riservati alle persone diversamente abili o alle prese con una patologia grave e invalidante come la mia. Vetture sprovviste di tagliando attestante il diritto al posto auto riservato per motivi di salute del proprietario o di uno dei passeggeri.
Premesso – continua – che ritengo disumano, ma soprattutto poco intelligente, calpestare una prerogativa di chi ahimè deve fare i conti con la cattiva sorte. Quanto più mi rattrista è che nessuno degli organi preposti assuma delle iniziative mirate a sanzionare i responsabili di tale sopruso. Che, ribadisco, si palesa con la mancanza di talloncino esposto in bellavista sull’auto di tutti gli aventi diritto al parcheggio riservato per motivi di salute in base a come prevede la legge. Ecco perché auspico che si provveda alla rimozione forzata, con relativa multa, dell’auto di qualunque cittadino incivile che, ripeto, viola le legge nei pressi dell’ospedale e anche in qualunque luogo non venga rispettata tale prescrizione.
Una prevaricazione che naturalmente colpisce di più, e fa più male, quando avviene vicino a un presidio sanitario in cui la maggior parte delle volte ci si reca per un controllo o un trattamento medico, salvo non si lavori all’interno. Ragion per cui, mi preme richiamare l’attenzione – conclude – di chi di dovere al fine di garantire, oltre al doveroso rispetto della legge, l’effettiva integrazione dei disabili. Mi riferisco a persone, e in questo caso anche pazienti come me, ma anche a dipendenti (che tuttavia dovrebbero aver accesso a un ‘parcheggio diverso’ da quello della ‘normale’ utenza, ndr) e studenti della struttura in questione, a cui va garantito l’imprescindibile rispetto delle regole da parte dei cittadini senza questi problemi. Perché, norme e diritti, devono essere principalmente garantiti e tutelati oltreché proclamati”. Parole come… pietre, quelle di Mastria, a cui le autorità preposte di un luogo che si definisce minimamente civile dovrebbe dar subito seguito.