Foto del campo da vari settori del CeravoloFoto del campo da vari settori del Ceravolo

Dopo la partita di ieri tra Catanzaro e Frosinone un dubbio… atroce ci ha assalito (e non solo a noi): in che condizioni versa il manto erboso del Nicola Ceravolo? Campo peraltro rifatto ex novo appena 15 mesi fa (persino meno, in realtà) e con un esborso di quattrini pubblici nient’affatto irrisorio. E che dallo schermo non ci appariva di certo una… favola. Ma difficile, se non impossibile, arrivare a conclusioni serie sull’argomento dalla “Tv”. Solo che, neanche a farlo apposta, qualche tifoso ci ha scritto e inviato foto sullo scottante tema. Già a ridosso del fischio d’inizio del match.

E poi, come ovvio, anche al termine. Premettiamo, però: noi non siamo agronomi. Né di medio-basso livello né luminari come il prof Alberto Carpino. Sostantivo che spendiamo per lo stesso docente dell’Itas, direttore dei lavori per il rifacimento del manto del Ceravolo e consigliere comunale ultrafioritiano. Il quale lo scorso 30 aprile in pieno civico consesso in un intervento si era oltretutto auto-descritto in un modo che luminare appare persino riduttivo, parlando di un rettangolo verde del Ceravolo da… Nobel salvo vederlo finire sott’acqua in occasione di Catanzaro-Venezia meno di 24 ore più tardi.

Questo, comunque sia, il contenuto dei messaggi ricevuti da 4-5 diversi tifosi: “Tanti soldi spesi e il campo è rovinatissimo; è così (come mostrano le foto ricevute, ndr) sotto la Curva Capraro, la Tribuna e in mezzo al campo, anche sotto la Est, e il terreno appare sempre inzuppato di acqua, come lo fosse per davvero cioè”. Ma, al di là di polemiche e beghe politiche, l’auspicio è che chi di competenza faccia immediatamente chiarezza. È doveroso!

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