Riceviamo e pubblichiamo
“Un investimento strategico per venire incontro ai bisogni della sempre più nutrita comunità di studenti presenti nel quartiere Lido e offrire loro servizi e strutture più efficienti e adeguati. Con i fondi del nuovo Piano mense scolastiche, che ha visto il Comune di Catanzaro beneficiario di 960mila euro nell’ambito del Pnrr, il plesso Porto potrà essere dotato, per la prima volta, di nuovi spazi dedicati alla mensa scolastica.
L’intervento è stato pensato dall’Amministrazione per sopperire alla mancanza di locali appositamente adibiti a refettorio, una lacuna a cui, nel corso degli anni, si era fatto fronte con soluzioni logistiche non pienamente soddisfacenti.
La scelta di indirizzare questi fondi verso il plesso Porto nasce, per l’appunto, da una valutazione delle priorità, passate e presenti, nell’ambito del patrimonio scolastico e da un’analisi dell’indice demografico, in costante crescita nel quartiere marinaro. Le risorse che Palazzo de Nobili è riuscita ad intercettare consentiranno di cambiare passo e di colmare il deficit strutturale, dando la possibilità all’istituto scolastico di poter programmare e gestire un servizio mensa a misura di bambino e con gli strumenti più moderni.
Ci auguriamo, dunque, che questo intervento possa offrire finalmente una soluzione al problema e, al contempo, liberare altri locali del plesso per essere destinati ad altre funzioni. E’ la conferma, dunque, di un impegno assunto già da tempo e un ulteriore step che l’amministrazione Fiorita ha voluto compiere a beneficio del sistema scolastico cittadino e, di riflesso, della vita di tutta la comunità”.
Capoluogo città universitaria
Un tavolo permanente che vede coinvolti l’Amministrazione comunale, l’Università Magna Graecia, l’Accademia di Belle Arti, il Conservatorio Tchaikovsky e la Camera di Commercio, con il fine di riuscire a costruire una città che possa davvero definirsi universitaria. E’ questo l’auspicio espresso dal consigliere comunale Tommaso Serraino a margine del primo incontro dedicato agli accordi di sistema per Catanzaro città che studia.
“Un momento di grande importanza per la nostra città, un passo importante di un percorso che non potrà che essere consapevolmente lungo e tortuoso”, ha commentato il consigliere. “Sono convinto che, per vincere questa sfida, l’unico modo sia quello di dar vita ad una programmazione condivisa in tutti i suoi aspetti e rompere di fatto quella autoreferenzialità che, fino ad oggi, ha rappresentato un freno dannoso per tutti”.
Serraino ha voluto sottolineare il valore strategico di questi accordi, evidenziando come rappresentino un passo concreto verso la costruzione di una Catanzaro più attrattiva per giovani studenti e talenti, sia a livello nazionale che internazionale. “La visione alla base del progetto è chiara: creare una città che non solo ospiti l’alta formazione, ma che sappia valorizzare appieno il suo potenziale culturale, formativo e sociale. Per questo è fondamentale che tutte le forze in campo lavorino in sinergia per raggiungere questo obiettivo”.
In merito alla creazione di una vera città universitaria, Serraino ha aggiunto: “La costruzione di una Catanzaro universitaria è un traguardo che possiamo raggiungere solo attraverso il lavoro sinergico di tutte le istituzioni coinvolte. La presenza al tavolo di attori di rilievo come l’Università, l’Accademia di Belle Arti, il Conservatorio dimostra che è possibile remare tutti nella stessa direzione, con l’obiettivo di dare ai nostri giovani le migliori condizioni per studiare e formarsi sul territorio. Non si tratta solo di elaborare un’offerta didattica per le nuove generazioni, ma di costruire, assieme a loro, una città più viva, moderna e competitiva.”
Serraino ha poi enfatizzato l’importanza della partecipazione studentesca nel processo decisionale: “Il coinvolgimento dei giovani nel tavolo permanente di lavoro è un segnale significativo di come questa amministrazione abbia a cuore il futuro degli studenti e intenda costruire una città che offra loro le migliori condizioni per crescere e svilupparsi. Ho fortemente voluto la creazione di questo strumento che, assieme al mio gruppo politico di riferimento, abbiamo sempre, e da sempre, immaginato e pensato. Questo percorso è infatti il frutto di un lavoro portato avanti nel tempo, fuori da logiche personali e ispirato a tante esperienze vissute o studiate”.
Il consigliere ha infine concluso: “Sono certo che, se realmente vissuto e condiviso, questo processo porterà benefici tangibili alla città. Continuerò a sostenere con convinzione ogni iniziativa che vada in questa direzione, nella speranza di registrare da parte di tutti i partecipanti la stessa volontà”.
Psc su rischio idrogeologica
“I danni e i disagi generati dall’ultima ondata di maltempo sul nostro territorio hanno fatto emergere, per l’ennesima volta, quanto sia fondamentale investire sulla prevenzione per limitare le conseguente negative del rischio idrogeologico. In una Calabria che, storicamente, paga lo scotto delle sue fragilità, l’impegno prioritario deve essere quello di ripartire dai necessari strumenti di pianificazione.
Per questo motivo, uno degli obiettivi primari che l’Amministrazione Fiorita ha messo al centro della sua agenda è stata la definizione del nuovo Psc. Catanzaro, su questo campo, ha alle spalle troppi anni di ritardi che si sono riversati negativamente sui processi decisionali, lasciando il territorio in balia degli eventi e delle decisioni del momento. Nell’ultimo biennio, invece, si è deciso di invertire la rotta in maniera definitiva, affidandoci ai tecnici per elaborare un quadro conoscitivo finalizzato a ricostruire lo stato del patrimonio territoriale locale e, in modo particolare, del suolo e dei suoi livelli di consumo.
Grazie anche ai supporti specialistici di cui l’amministrazione ha scelto di avvalersi, come quello dell’Autorità di bacino distrettuale, l’amministrazione ha inteso ricostruire l’insieme dei vincoli che interessano il nostro contesto nella logica della prevenzione. Non certo per limitare l’iniziativa imprenditoriale, ma per rilanciarla in modo più sicuro, così da assicurare una maggiore incolumità per la comunità che abita un territorio fragile sotto il profilo geologico, idrogeologico, idraulico e sismico e sempre più esposto ai rischi dettati dai cambiamenti climatici. Uno studio che ha permesso, dunque, di elaborare un Piano quasi pronto per la sua fase di adozione e che vede la sicurezza del territorio come valore non contrattabile e bene collettivo da salvaguardare”.