Mentre a Roma si pensa sul da farsi… il vertice dell’amministrazione comunale in carica a Catanzaro va a pranzo a scuola per girare l’ennesimo spot. Inqualificabile, per quanto ci riguarda. Ecco il motivo per cui abbiamo iniziato con ironia, mutuando la celebre frase di Tito Livio che parlava di ben altro come ovvio. Perché chi per ora comanda nel Palazzo (De Nobili, nella fattispecie) strumentalizza, seppur indirettamente per carità, la figura immacolata di decine di bambini. Giovanissimi alunni di un istituto catanzarese, nell’occasione, che dovrebbero partecipare al giubilo fioritiano per avere la fortuna di consumare pasti asseritamente degni di un bistrot di Carlo Cracco. Anzi dei grandissimi chef Abbruzzino, considerato che siamo nel capoluogo. Uhm, ma che bontà, allora! Almeno per il sindaco Nicola Fiorita e l’onnipresente vice al perenne seguito Giusy Iemma (la quale non ha ancora capito, e probabilmente mai lo farà, di essere la numero due e dunque solo una sostituta in assenza di Nick). Che una manciata di giorni orsono hanno posato a favore di immancabili telecamere e macchine fotografiche, persino con “abiti sterili” nella loro visita alle cucine di chi fornisce i pasti poi consumati nei locali mensa.

Altro che pranzo a scuola… stellato, qui gli edifici cadono a pezzi!

Una scena quasi surreale, quella appena descritta, che gli altri membri di Giunta coinvolti nello… speciale pranzo si sono risparmiati (smorzando il più possibile l’esposizione mediatica), mostrando un contegno assai diverso. Bravi loro! Ma questa è un’altra storia e attiene alla sensibilità e al senso del limite personale di ognuno di noi. Detto ciò però, questa non è certo una critica che giunge con un palese… differimento. Magari per il gusto di “squalificare”, anche con alcuni giorni di ritardo, qualsiasi iniziativa partorita dal vulcanico duo Fiorita-Iemma (o, a esser precisi, Fiorita più Iemma). No, non è così, naturalmente. Malgrado ormai anche le pietre sanno come la pensiamo sul Governo dei Migliori in salsa… giallorossa. Che per noi è in realtà quello dei peggiori, da bocciare senza appello. È chiaro! C’è il fatto nuovo, tuttavia, dell’ennesima segnalazione su scuole del centro storico e di varie periferie della città senza alcuna mensa. E anzi, in stato di letterale abbandono e degrado degli edifici. Alcuni dei quali cadono proprio a pezzi. Altro che “sceneggiate” e scene da film…

L’ultima segnalazione di Genesi sul “disastro scuola” a Catanzaro. Nulla a che vedere con mense da guida Michelin davanti a fotografi e cameramen

A supporto di quanto fin qui scritto, c’è anche l’ultima segnalazione, soltanto in ordine di tempo, arrivata ieri dagli esponenti di Nuova Genesi sull’Ic Nord-Est Manzoni di Pontegrande. Rispetto a cui il vicepresidente del citato Movimento, Andrea Critelli, ha peraltro sostenuto: “Dopo la bonifica della fogna vicino alla scuola, avvenuta circa 15 mesi fa, con relativo rinnovamento del tombino, ci si è limitati a circondare il punto intorno al pozzetto stesso. Che sembra quasi una buca, delimitata da una segnalazione in virtù di cui si nota. Ma non bastano tali minime accortezze per un’area giornalmente frequentata da bambini che potrebbero farsi male. Oltre alla difficoltà palesate nelle manovre delle auto in sosta. L’istituto necessita quindi di tempestivi interventi”. La nota prosegue poi così: “C’è pure l’ormai cronico problema della sporcizia, con la parte dietro alla scuola tramutata in un punto di raccolta rifiuti”. Senza contare in base al modo in cui conclude il testo: “La porta divelta che si affaccia sul cortile. Che potrebbe cadere da un momento all’altro. In un frangente in cui, ci si augura, nessuno stia passando di là. Medesimo rischio che si corre pure con gli intonaci. Tanto che alcune classi dovranno cambiare aula. Ecco quindi dove studiano e forse studieranno per molti anni ancora i nostri figli e nipoti. Un fatto davvero avvilente ”.

La conclusione è dunque sempre la stessa: Nick, meno palcoscenico e più lavoro. Che la mediocrità del tuo assetto di potere è chiara come il sole

Noi non possiamo allora non concludere che tutto questo porta sempre alla stessa esortazione: “Nick, meno palcoscenico e più lavoro. Che la mediocrità del tuo assetto di potere è chiara come il sole”. Non serve infatti un po’ di “polvere di stelle” a occultare le tante cose che non vanno in città. E che magari in molti casi non andavano con Sergio Abramo. Ma senza che vi fossero… effetti speciale per cercare disperatamente di “ammucciara u Viscuvatu cu u lenzolu”. Che tradotto, in maniera parecchio libera per la verità, suona così: “Provare a nascondere qualcosa di gigantesco (nel caso di specie le mille lacune del capoluogo rimaste inalterate o molto acuite dalla deficitaria gestione Fiorita, ndr)”. Capito Nick e cucuzzaro fioritiano vario?

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