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Articolo tratto da Ansa Calabria

I carabinieri del Comando provinciale di Reggio Calabria hanno arrestato tre persone, Salvatore Noto, di 40 anni, ed i suoi due figli, Ferdinando e Carmine, di 21 e 18 anni, con l’accusa di avere messo in atto una serie di truffe ad anziani.

L’operazione che ha portato ai tre arresti é stata denominata “Game over” ed é stata condotta a Genova e Castel Volturno, nel Casertano.

Gli arresti sono stati fatti in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal Gip di Locri su richiesta della Procura della Repubblica in cui alle persone coinvolte viene contestato il reato di associazione per delinquere finalizzata alla truffa.

Gli anziani, di età compresa tra 75 e 81 anni, sarebbero stati raggirati con telefonate in cui un falso carabiniere o un falso avvocato comunicava loro la necessità di consegnare una somma di denaro o gioielli per evitare l’arresto di un loro congiunto perché coinvolto in un incidente stradale. Successivamente, un complice si presentava a casa della vittima per ritirare quanto pattuito, sfruttando lo stato di ansia e la confusione generate negli anziani dalla finta emergenza.

Le indagini che hanno portato ai tre arresti sono state condotte dai carabinieri della Stazione di Bovalino. I militari sono riusciti a risalire ai numeri di telefono con cui venivano contattate le vittime, scoprendo, tra l’altro, che i cellulari utilizzati erano intestati a persone di nazionalità straniera. I telefoni venivano spesso sostituiti per evitare di lasciare tracce. Uno stratagemma che non ha consentito però alle persone coinvolte di eludere le indagini dei carabinieri.

L’importo delle truffe messe in atto dagli arrestati ammonta a circa 70 mila euro, tra contanti e gioielli. Fondamentale per il successo dell’operazione, riferiscono i carabinieri, è stata la collaborazione delle vittime, che hanno denunciato i fatti fornendo dettagli che hanno facilitato l’esito positivo delle indagini.

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