Sergio CostanzoSergio Costanzo

Riceviamo e pubblichiamo

Carneide chi era costui ? Mi verrebbe da riportare la domanda che si poneva don Abbondio nei Promessi Sposi. Ma contrariamente al curato so benissimo chi è il signor Pietro Romeo che  risponde a un mio legittimo rilievo con un tono denso di livore e cattiveria. 

Un autentico accanimento contro il ruolo di consigliere comunale, carica che  lo stesso, ha tentato invano direttamente o indirettamente, in più occasioni, di ricoprire. Forse sono state proprio le ripetute bocciature a farlo replicare con così tanta violenza verbale. Chiariamo subito che nella mia carriera politica, costellata sempre da plebiscitari consensi, a contrario del sig Pietro Romeo, non ho mai rivestito cariche riguardanti le Politiche Sociali, sebbene sia uno dei maggiori frequentatori del settore comunale sempre per portare alla dovuta attenzione, le istanze dei miei concittadini,.

Gli ricordo che non sono mai stato assessore, mai delegato, mai presidente di commissione ne tanto meno componente di commissione quindi le accuse rivoltemi sono da destinare ad altri e non al sottoscritto! Il caro sig. Romeo, dopo i suoi fallimenti politici, che forse la hanno distratto facendogli perdere l’energia necessaria al ruolo che ricopre, dovrebbe concentrarsi sui veri problemi del CSV di Catanzaro,proprio quello in cui, con alcune persone compiacenti, ha destinato la Presidenza a favore di altre realtà regionali.

Negli ultimi tre anni, il CSV di Catanzaro ha perso la sua centralità e la capacità di interagire con il territorio, una dinamica che dovrebbe preoccupare profondamente chi ha a cuore il futuro del Terzo Settore.
Emerge, infatti, nell’ultima gestione un progressivo depotenziamento del CSV di Catanzaro, un tempo punto di riferimento per le associazioni locali e capace di costruire relazioni solide e fruttuose sul territorio.

Oggi, purtroppo, la situazione è ben diversa: il CSV sembra essere diventato un organismo isolato, lontano dalle esigenze di chi opera nel volontariato. È qui che dovrebbero concentrarsi le preoccupazioni del sig. Romeo, non su questioni che cercano di distrarre dalle vere sfide.

Ricordiamo, inoltre, al sig. Romeo che l’interesse delle istituzioni locali e dei suoi rappresentanti è pienamente legittimo e questo per un aspirante inquilino di Palazzo de Nobili, dovrebbe essere di sua conoscenza. Il Comune di Catanzaro ha concesso 600 metri quadri di spazi al CSV e al Terzo Settore, proprio per sostenere e rafforzare le attività di volontariato. Eppure, questo supporto non ha portato ai risultati sperati.

Al contrario, la città ha assistito a un progressivo arretramento del CSV, che ha perso il dinamismo e la visione che lo caratterizzavano. Invece di attaccare chi solleva legittime osservazioni, farebbe bene che si attivasse per un più utile e costruttivo confronto per capire come riportare il CSV di Catanzaro al ruolo di leader che aveva in passato, a meno che non si abbiano i carboni bagnati.

Ci saremmo aspettati dal sig. Romeo un invito a riflettere su come il CSV potrebbe tornare a essere un punto di riferimento per le associazioni e una autocritica sulla scelta appena fatta in sede di elezione, che di fatto isola ancora di più una realtà che fino a qualche anno fa era un’eccellenza.

Creare le condizioni per un volontariato libero e vicino alle esigenze delle persone: questo dovrebbe essere l’obiettivo. I giochi di potere e le accuse gratuite ai rappresentanti dell’istituzione democraticamente eletto dal popolo,dovrebbero restare fuori dalle dinamiche del volontariato!                                    

Sergio Costanzo, Consigliere Comunale

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