Riceviamo e pubblichiamo
“Gli eventi meteo estremi, ai quali ormai abbiamo fatto l’abitudine, potrebbero isolare il quartiere Sant’Elia con tutto ciò che ne conseguirebbe e che è facilmente immaginabile”. Lo scrive in una nota il consigliere comunale Francesco Scarpino, secondo il quale “sono trascorsi ben otto mesi da quando è stata segnalata ad Anas la presenza di una voragine lungo la strada principale di sua competenza, all’altezza della pensilina degli autobus, senza che l’Azienda abbia provveduto ad intervenire, se non collocando un new jersey in plastica per segnalare il problema. Otto mesi – continua Scarpino – durante i quali la voragine si è allargata diventando un rischio anche per gli automobilisti, visto che in quel tratto la strada si restringe costringendo chi vi transita a lambire pericolosamente la carreggiata opposta, sperando di non incrociare altri mezzi, specie se pesanti. Otto mesi e Anas, a fronte di questa situazione, non ha mosso un dito. Ai suoi ritardi siamo ormai abituati – conclude Scarpino – ma un conto e l’impegno, preso e mai mantenuto, di garantire il decoro del verde sui principali ingressi al Capoluogo; altro conto è sanare la situazione di grave pericolo che incombe sulla viabilità di un popoloso quartiere cittadino. Otto mesi di inerzia e quindi tempo scaduto. Anas sappia che è pronta una denuncia formale alle autorità competenti, perché è inammissibile che tra le Istituzioni pubbliche sia solo il Comune a fare il suo dovere”.
Fiorita per Manfredi alla presidenza Anci
I sindaci della Calabria e i delegati calabresi all’Assemblea nazionale dell’Anci non abbiano dubbi: Gaetano Manfredi, sindaco di Napoli, è il candidato migliore per la presidenza e un’assoluta garanzia che le ragioni del Mezzogiorno saranno al centro dell’agenda politica dell’associazione. Nessuna riserva ovviamente per gli altri autorevoli candidati, come Beppe Sala, sindaco di Milano, e Stefano Lo Russo, sindaco di Torino, che hanno tutti i titoli per rappresentare tutti i Comuni italiani. Ma quella di Manfredi, che è stato rettore dell’Università Federico II ed ottimo ministro dell’Università, è una candidatura che va oltre il campo del centrosinistra o del cosiddetto campo largo, incontrando stima anche in larghi settori del centrodestra.
Gaetano Manfredi sarà il presidente di tutti, ovviamente anche dei Comuni del nord e del centro del Paese, ma la sua cultura meridionalista contribuirà a perseguire politiche più equilibrate, che mirino ad assicurare a tutti i cittadini italiani le stesse opportunità. Sarà, ne sono certo, anche un grande riferimento politico e culturale per i sindaci calabresi che hanno bisogno di recuperare unità, all’interno dell’Associazione regionale, dopo molti mesi di incomprensioni e divisioni”.
A scuola di Rispetto
Il sindaco Nicola Fiorita ha sottoscritto, insieme con il prefetto di Catanzaro Enrico Ricci, l’atto aggiuntivo al Patto per l’attuazione della Sicurezza Urbana afferente al Fondo unico giustizia. Si tratta, più in particolare, di un passaggio propedeutico all’utilizzo del finanziamento di circa 73mila euro ottenuto da Palazzo De Nobili per la realizzazione del progetto “Catene spezzate. A scuola di Rispetto”. Quest’ultimo sfrutta la previsione contenuta nella nota ministeriale dello scorso luglio che, comunicando l’assegnazione del finanziamento, stabiliva che il contributo può essere utilizzato anche per la prevenzione del disagio giovanile, della dispersione scolastica e della devianza minorile, con particolare riferimento al bullismo e al cyber bullismo, alla violenza giovanile e al fenomeno delle baby gang. “Catene spezzate. A scuola di Rispetto” era stato approvato in giunta lo scorso trenta settembre su proposta di Nunzio Belcaro, assessore alla Pubblica Istruzione, che oggi ne parla sottolineando il carattere di novità che il progetto presenta.
“Non è certo la prima volta che il Comune si fa trovare preparato all’appuntamento con questa tipologia di risorse – spiega. Del resto, già dal gennaio 2023 vige tra noi e la prefettura il Patto per l’attuazione della Sicurezza Urbana. Finora, però, avevamo sempre agito con proposte costruite sul versante della deterrenza. In questo caso, ed è questa la novità significativa, abbiamo puntato su aspetti diversi come la prevenzione e la responsabilità, dando al nostro progetto un taglio complessivamente pedagogico. Una scelta – continua Belcaro – coerente con il programma del sindaco Fiorita che, sui temi della sicurezza, ha sempre tenuto insieme la cultura della legalità e del rispetto delle regole con la necessità di rimuovere tutti i fattori, sociali o culturali che siano, che possono essere fonte di devianze. Non è un caso che l’idea di Catene Spezzate è nata a suo tempo grazie al coinvolgimento dell’assessorato alla Pubblica Istruzione da parte dell’allora assessora alla Sicurezza, Marinella Giordano. Infatti il progetto prevede la gestione congiunta di Polizia Locale e settore Pubblica Istruzione, mentre l’esecuzione sarà affidata a enti del Terzo Settore che saranno selezionati attraverso un avviso pubblico”.
“Catene Spezzate. A scuola di Rispetto”, destinato agli istituti primari e secondari, ha lo scopo di sensibilizzare studenti (specie se a rischio), insegnanti e genitori sui rischi del bullismo e del cyber bullismo; mira inoltre a prevenire episodi di violenza e intimidazione che possono minare la serenità degli spazi educativi e delle comunità locali; punta a promuovere l’uso responsabile delle tecnologie per la sicurezza digitale e la tutela del benessere collettivo; vuole creare un sistema di supporto per le vittime e di monitoraggio per prevenire il radicarsi di comportamenti antisociali. Per raggiungere tali obiettivi, il progetto prevede workshop per studenti: laboratori interattivi che includono discussioni su temi legati al rispetto delle regole, alla convivenza civile e all’uso responsabile delle tecnologie digitali; formazione per insegnanti: moduli formativi su come prevenire e intervenire su episodi di bullismo e cyber bullismo, con focus sulla gestione dei conflitti in classe; incontri per genitori: sessioni informative sull’uso sicuro dei social media e sull’importanza del controllo parentale per proteggere i figli dalle minacce online; prevenzione di strada e “civic engagement”: attivazione di attività di sensibilizzazione nei quartieri più a rischio mediante una unità di strada munita di apposito automezzo attrezzato con l’obiettivo di promuovere il rispetto delle regole e della convivenza civile.
Polo della Legalità
I diritti dentro e fuori”, è il tema della prima edizione del progetto “Polo della Legalità”, un percorso di educazione civica del Polo tecnico professionale “Grimaldi – Pacioli – Petrucci – Ferraris – Maresca”, diretto da Elisabetta Zaccone, che vede i ragazzi protagonisti di attività di ricerca e studio per la realizzazione di opuscoli e prodotti multimediali da presentare in occasione di incontri con personalità, esperti, rappresentanti delle Istituzioni, dell’economia e delle organizzazioni della società civile.
Il percorso, che gode anche del patrocinio dell’Amministrazione comunale, prenderà il via domani, venerdì 11 ottobre alle ore 15.00 nella sala conferenze del Grimaldi dove è previsto l’Incontro con Agnese Moro, figlia dello statista assassinato dalle Brigate Rosse, dal titolo “Tra memoria e perdono”, organizzato dalla camera penale di Catanzaro “Alfredo Cantafora”. Il sindaco Nicola Fiorita aprirà i lavori con il primo dei saluti istituzionali previsti.
I ragazzi del Polo tecnico professionale di Catanzaro presenteranno i loro prodotti multimediali e si confronteranno con i relatori.
Subito dopo, le due sessioni di lavoro: la prima, “Memoria”, sarà affidata al direttore della rivista “Ante Litteram”, Pantaleone Pallone, al saggista e giornalista, Franco Cimino e al professore di diritto ecclesiastico dell’UMG, Domenico Bilotti; la seconda “Perdono” prevede la partecipazione di Agnese Moro, Nicoletta Vessoni delle suore delle Poverelle, autrice del libro “Fasciati dalla Luce – Storie dal carcere”, a Marcella Reni, presidente di Prison Fellowship Italia e autrice del libro “Tra le mura dell’anima”. Sarà il presidente della camera penale, Francesco Iacopino a moderare il dibattito le cui conclusioni saranno affidate ad Antonio Viscomi, professore di diritto del lavoro dell’UMG.