C’era una volta… il sogno di tre grandi amici, di sinistra, del capoluogo: Nicola Fiorita, Alberto Carpino e Giancarlo Rafele. Che ora è compiutamente realtà. Avanti popolo… !
C’era una volta a Catanzaro… No. C’erano e ci sono ancora, grazie a Dio! Ma chi o cosa? Tre amici per la pelle: Nicola Fiorita, Alberto Carpino e Giancarlo Rafele. E con loro la rituale… morzellata; la splendida Slow Food; Lou Palanca; l’intellighenzia locale di sinistra; i… caminetti e soprattutto un grande sogno. Andare al potere cittadino. Tutti insieme o solo alcuni! Purtroppo, però, con quei “diavoletti” di Sergio Abramo e Mimmo Tallini in auge era difficile, per non dire impossibile. Sarà, allora, che forse i tre avranno maturato un convincimento… proibito: “Se non puoi batterli, alleati con i più forti!”.
Fiorita, Carpino e Rafele, alla conquista di un… sogno
Certo, troppo semplicistica la precedente lettura. Lo ammettiamo. Ma può darsi che, come in quasi tutti i racconti fiabeschi, un fondo di verità ci sia. Perché il primo dei tre inseparabili amici è effettivamente diventato sindaco, seppur con la ‘supervisione’ di Antonello Talerico e di mezzo centrodestra abramiano e talliniano; il secondo, fiduciario tecnico per i lavori dello Stadio Ceravolo, oltreché consigliere comunale ripescato e il terzo protagonista, domani, del progetto “Catanzaro: la città della coesione sociale”. Presentato nell’ambito dell’evento denominato “Coso”. Che – spiega un comunicato stampa diffuso stamani da Palazzo De Nobili – “sarà in programma nel complesso monumentale del San Giovanni, promosso dalla cooperativa sociale Kyosei in collaborazione con Legacoopsociali e Legacoop Calabria. E avrà il contributo di Comune di Catanzaro, Coopfond, Bcc Calabria Ulteriore e società di mutuo soccorso Cesare Pozzo”. All’appuntamento interverranno il sindaco Fiorita, of course; l’assessora alle Politiche sociali Giusy Pino (proprio una dei rappresentanti del centrodestra egemone al De Nobili, di cui sopra); il dirigente dello stesso settore Antonino Ferraiolo e, naturalmente, il presidente di Kyosei Giancarlo Rafele. Che proprio non poteva mancare. Chissà poi se si registrerà anche una capatina di Carpino per l’apoteosi finale, in ossequio all’amicizia più vera. E al suo valore inestimabile.
Nessuna ipotesi tendenziosa, solo fatti
Attenzione, però. Lungi da noi qualsiasi forma di tendenziosità. Può infatti darsi che il progetto sia il migliore d’Italia nel peraltro delicato ambito di riferimento. E nessuno, comunque, vuole qui adombrare favoritismi, irregolarità di sorta o peggio ancora. Ci mancherebbe altro, anche perché in mancanza di riscontri si commetterebbe un reato. Ma resta il fatto, e questo è un dato oggettivo e inconfutabile, che tra Feste degli Aquiloni, delle… Mascherine, di Carnevale et similia; Notti Bianche o, meglio, Rosse; concorsi con noti partecipanti legati (per puro caso, sia chiaro) a esponenti di spicco dell’Amministrazione in carica il vento è proprio cambiato. Insomma: altro che gli avvenimenti di prima con gli aficionados di Abramo. I quali adesso, tranne quelli che come il patron dell’Mgff continuano a essere sostenuti al pari o forse addirittura meglio dei bei tempi passati, avranno probabilmente un unico rammarico. Non aver cioè intonato per tempo: “Avanti popolo… “. Come, invece, fatto da sempre da Fiorita, Carpino e Rafele. E così è, se vi pare!