Riceviamo e pubblichiamo
Ancora una minaccia, ancora un’intimidazione nei confronti di chi ogni giorno si reca sul proprio posto di lavoro per portare avanti un’attività di interesse pubblico. Esprimo la mia vicinanza e tutta la mia solidarietà al direttore del Distretto sanitario di Vibo Valentia, Raffaele Bava per il gravissimo episodio di cui è stato vittima. Forse ormai siamo assuefatti a questo genere di notizie, ma occorre fermarsi un attimo a pensare a cosa significa recarsi sul proprio posto di lavoro, come ogni mattina, e ad un certo punto trovare una busta sulla propria scrivania con dentro tre proiettili. Rabbrividisco nel pensare a quale possano essere state le sensazioni del Direttore Bava e lo sgomento dei primi minuti.
Operiamo in un territorio difficile e complesso, ma sono certo che Bava saprà ritrovare la forza per portare avanti la propria attività senza farsi condizionare da episodi del genere. Tuttavia, come ho più volte sottolineato, è necessario e urgente trovare nuove forma di tutela per chi si occupa della cosa pubblica a vari livelli. Ogni giorno ormai si ripetono episodi incresciosi di aggressioni e minacce ad amministratori, dirigenti pubblici, personale sanitario etc.
E’ evidente come il quadro sia cambiato negli ultimi anni e occorrano soluzioni diverse. Pochi giorni fa in Calabria ha fatto visita il Ministro dell’Interno Piantedosi, credo sia opportuno portare al più presto sui “tavoli romani” queste nuove esigenze in modo da garantire più serenità e tranquillità nell’operato di chi ogni giorno lavora per le nostre comunità.