Iniziamo dalla… fine, anche se tutti quelli che hanno cliccato per leggere questo articolo vogliono per lo più conoscere i nomi dei candidati a entrare nella Giunta del Fiorita-ter! E naturalmente saranno accontentati nella parte conclusiva del pezzo. Ma si tratta, in alcuni casi, anche di nomi circolati, e “bruciati”, nel giro di poche ore. Intanto capiamo però a come ci si è arrivati con il primo retroscena. Succosissimo! Pasqualino Mancuso (membro della segreteria regionale del Pd) ieri mattina si è fatto un giro a Palazzo De Nobili. Ma a che titolo? Forse su input del capo del Pd calabrese Nicola Irto? O di Jasmine Cristallo? E per fare cosa? A breve diremo! È certo, per intanto, che ad attenderlo ci fosse Nicola Fiorita. Ma è altrettanto sicuro che Mancuso non si sia recato in Comune con il segretario provinciale Dem Domenico Giampà e il commissario cittadino Antonio Prunestì. Particolare non da poco e che rimodula il termine “incontro ufficiale” come invece riferito da taluni organi di stampa locali.

Il “viaggio” di Mancuso in… città di ieri non era dovuto a una riunione, bensì al ritiro di una lista

È noto a tutti, che al di là del ruolo in segreteria regionale, Mancuso sia il referente di Cristallo a Catanzaro e dintorni. Un sodalizio per così definirlo, quello esistente tra i due, nato dopo la convergenza sull’appoggio alla mozione congressuale Democrat “Elly Schlein segretaria nazionale” di inizio 2023. E il fatto non è marginale. Perché Mancuso, ieri, in Comune ha ritirato una lista con alcuni nomi di “alto profilo” (poi vedremo se dover addirittura ridere, o quantomeno sorridere, di fronte a tale roboante affermazione) che tra uomini e donne scelti (ricordiamo il vincolo per Fiorita di avere almeno quattro esponenti del gentil sesso in Giunta in virtù delle quote rosa) sarà formata da 4 elementi. Pare con alcune mascherate… cortesi offerte ad Azione, malgrado le dichiarazioni ufficiali in senso contrario). A questi 4 assessori (tecnici o esterni, ma in taluni casi assai vicini alla politica), se ne aggiungeranno 3 (ri)confermati di espressione fioritiana più 2 scelti infine dal Pd. Che, fatalmente, farà variare l’elenco fioritiano, tra uomini e donne da designare, a seconda di chi segnalerà come assessori. Gli altri di centrosinistra, invece, al solito saranno spettatori. Ma perché privi della benché minima forza per essere altro. A eccezione come detto diun’ Azione sulla carta auto-limitatasi, ma invece…

Il ‘contrastato’ proposito di Jasmine e la decisiva telefonata, fissata per stamattina presto, tra i due Nicola, Irto e Fiorita, da cui dovrebbe arrivare la quadratura del cerchio

Jasmine “Jas” Cristallo, non è più un mistero per alcuno, vuole a tutti i costi piazzare un suo assessore in Giunta. Soprattutto dopo il… naufragio dell’operazione pro presidente regionale dell’Arci Beppe Apostoliti. Ma i desiderata della stessa candidata alle Europee del giugno scorso incontrano due ostacoli mica da ridere! Il primo: al Pd locale, con poche eccezioni, non piacciono i diktat di chi, pur avendo fatto molto bene nella corsa per un seggio da Eurodeputato, è ormai molto distante dal capoluogo calabro. Circa 600 km, essendo da tempo di… stanza a Roma.

È peraltro il motivo per cui, dei due assessori spettanti al Pd, a Catanzaro gli esponenti del partito di Elly non ne vogliono ‘regalare’ uno per far regolare a Jas i conti in sospeso con il sindaco. Un Fiorita che, è bene ricordarlo, le ha di fatto impedito di approdare a Strasburgo per una ‘manciata’ di voti in virtù del pieno sostegno garantito a uno dei competitor di Cristallo: Domenico “Mimmo” Lucano.

Ma non basta! Perché la pur generica recente avvertenza di Irto, sull’intolleranza alle ingerenze romane per nomine e candidature di Regione e Comuni, suona come un’indiretta bocciatura per l’attivismo… capitolino di Jas. Ieri oltretutto ‘esortata’ a fare un passo indietro dai referenti territoriali Dem dei Tre Colli, quotidianamente impegnati in un lavoro difficile. È pur vero, però, che il Pd spesso indica una linea, predicando bene, salvo poi fare un po’ come più gli conviene razzolando male. Comunque sia, dal confronto mattutino tra qualche ora tra i due citati Nicola, Fiorita e Irto, si capirà chi l’avrà spuntata.

Finiti i retroscena? No. Ma ecco, finalmente direte voi mentre leggete, la prima serie di nomi dei papabili (quasi certi) assessori e il motivo per cui sono stati avanzati

Partiamo dai nomi noti e, a meno di cataclismi, già seduti in poltrona nel Palazzo. Si tratta della vicesindaca uscente, e rientrante, Giusy Iemma. Blindata dal Pd e desiderosa di ancora più potere e autonomia nell’espletamento del suo mandato in rapporto alle deleghe che le saranno conferite. Accanto a lei i ‘vecchi assessori’ Donatella Monteverdi e Nunzio Belcaro. Poi la new entry Pasquale Squillace. Un fedelissimo del sindaco che sarà surrogato, quale capo di gabinetto, da un altro membro di ferro dell’allegra… combriccola fioritiana: Salvatore Bullotta. Poi spazio alla presunta lotteria dei Donato-fan.

Che rende l’appoggio esterno di Azione un po’ meno esterno di quanto si pensi con tra i papabili assessori varie figure alle Amministrative 2022 curiosamente schieratesi dalla parte dell’attuale capogruppo dei calendiani al De Nobili, allora ancora aspirante sindaco, e quindi contro il collega Fiorita. Che lo ha poi battuto al ballottaggio. A cominciare dal dirigente locale del sindacato Uil Benedetto Cassala. Uno dei sicuri presenti nella menzionata lista dei 4 (o 5-6 con le donne) di “altro profilo”. Che è diventato consigliere comunale con la Margherita nel 2006. Un’altra era geologica in città, politicamente parlando, ovvero quella della vittoria al… fotofinish di Rosario Olivo su Giuseppe “Franco” Cimino.

All’epoca venendo eletto nella sua lista insieme al padre (Francesco, “Franco”) di un altro potenziale assessore di oggi in quota Dem: Salvatore Passafaro; al futuro presidente del collegio dei Revisori del De Nobili Francesco “Franco” La Cava (scomparso poco meno di 2 anni fa) e a Tonino Argirò. Quest’ultimo divenuto dapprima assessore alla Cultura e, a seguito della prematura morte del compianto Antonio Tassoni, vicesindaco. Cassala sarebbe però anche parente di Serena Lanzellotti, candidatasi con Donato nella lista della famiglia Guerriero Riformisti Avanti. Senza contare che Cassala sarebbe un… tifoso dello stesso prof.

Finita qui con gli asseritamente donatiani in lizza? Non proprio!

Altri due nomi circolati con insistenza ieri, secondo certi rumors assai graditi al prof Donato e alla sua cerchia, sarebbero in primis quello della componente del Cda del Comalca Roberta “Roby” Canino. Che già all’atto di questa nomina in una Partecipata anche del Comune di Catanzaro, destò particolare stupore essendo avvenuta non molto tempo dopo a una ‘sanguinosa’ campagna elettorale, in cui la Canino stava con Donato contro Fiorita. Ma non si dimentichi anche il nome di Vincenzo Costantino, peraltro figlio di quel Lino già plenipotenziario dirigente del De Nobili.

Gli ultimi nomi

Nel toto-assessori sono poi emersi i nominativi del noto imprenditore Francesco Chirillo. Da sempre vicino alla politica seppur sia di sinistra che di destra; della presidente in carica del Collegio dei Revisori, Caterina Caputo. Ma la cui nomina non sarebbe facile e automatica dal punto di vista tecnico proprio in virtù di tale delicata carica detenuta, e infine (ma con poche fiches sul tavolo) dell’ex… Giusy Pino. Assessora che avrebbe rotto con chi l’ha indicata 13 mesi fa (Antonello Talerico) per abbracciare la causa fioritiana con la mediazione del consigliere comunale Rosario Lostumbo. Da più parti definito “membro ombra” dell’Esecutivo del Fiorita-bis per il suo ‘affiancamento’ alla stessa Pino. Ma ancora poche ore e si capirà se ad esempio il Pd punterà sulla coppia Iemma-Passafaro o dovrà cedere al pressing cristalliano e così via.

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