Cittadella-Catanzaro finisce 0-0. E malgrado qualche occasione va archiviata alla voce partite scialbe. A tratti persino annoianti. Non è tuttavia mancato qualche sussulto, come soprattutto nel gol annullato al subentrato Pittarello. Che commette fallo, ma se lo sente fischiare con palese immotivato ritardo. Al di là di ciò, le Aquile continuano a non convincere per il loro modo di giocare in quest’edizione della serie B. Però, l’errore è forse quello di paragonare il Catanzaro di mister Fabio Caserta alla squadra champagne di Vincenzo Vivarini. E non è una grande idea. Anzi! Perché parliamo di due realtà molto diverse. Ecco comunque il, brutto, film del match. Un B-Movie in tutti i sensi del termine.
Primo tempo avaro di emozioni
Se non fosse per qualche incertezza (dietro) dei giallorossi, con un Antonini oggi un po’ in… libera uscita, il primo tempo scivolerebbe via quasi senza accorgersene. Ma non è che anche così passi alla storia alla voce: partita dalle grandi emozioni. Comunque sia, diciamo così a stapparla, ci pensa al 15’ Iemmello. Ma non nel senso in cui si pensi. Bensì perdendo banalmente un pallone a centrocampo. Ne approfitta Ravasio che chiama in causa Pigliacelli. Subito dopo, invece, è Vita a spaventare la difesa ospite. Fiammate di una fase della gara in cui il Cittadella prova a pungere, anche collezionando angoli. Come al 21’, quando Amatucci colpisce di testa la traversa. Al 39’ però Iemmello e Compagnon, a seguito di una veloce ribaltamento di fronte, si… fumano l’1-0 sprecando malamente una ghiotta occasione. E consentendo ad Angeli di deviare in angolo con il petto a protezione del suo portiere Maniero.
La ripresa
Secondo tempo ancor più soporifero del primo, se possibile. Unica differenza, un Catanzaro un po’ meno timido, in particolare in un effervescente finale di gara Tant’è vero che Biasci e Brighenti vanno vicini a far male ai veneti. Ma mancando, di potenza e precisione, nel tiro finale. Stesso dicasi per Demba Seck. Ben imbeccato in area da D’Alessandro, poco prima della mezz’ora. Un copione che si ripete ancora una volta al 42’, quando Pompetti scarta un cioccolatino per il compagno Situm. Che però, come si dice in gergo, fa… meta invece di gol. Ma è subito dopo che accade l’episodio clou con un gol annullato a Pittarello per un fallo probabilmente chiaro, tuttavia fischiato con un timing non certo perfetto (eufemismo!). Perché il gol viene invalidato diversi secondi dopo esser stato commesso.
