Catanzaro-Carrarese: 3-1. Si parte da qui, poi tutto il resto. Perché la partenza in campionato con il freno a mano tirato della Caserta-band aveva già fatto emergere certi mal di pancia nella tifoseria giallorossa. Ma stasera, al netto di tutto, al Nicola Ceravolo è spuntato quasi dal nulla un angelo biondo proveniente dal remoto Nord Europa. Quasi dal Polo. Un islandese, venuto insomma dal Grande Freddo, dal nome impronunciabile: Hjörtur Hermannsson. Un nuovo attaccante del Catanzaro? No! Uno ‘strano’ incredibile difensore. Che tuttavia non difende. Al contrario fa fare gol a ripetizione alla squadra avversaria, sbagliando in ogni modo a due passi dal suo portiere. Ma fa niente. Le Aquile, dopo i tempi di magra di avvio stagione, son di bocca buona. E si prendono questi tre punti d’oro alla… vigilia della sosta, senza battere ciglio!
La partita e il primo tempo
La partita parte lenta, anche se le Aquile sembrano più propositive rispetto al match disputato quattro giorni fa e anche a quelli affrontati, almeno in riferimento al primo tempo, nelle prime due giornate di campionato. C’è del resto il ‘velenoso’ Biasci dall’inizio (peraltro uno dei vari ex della gara tra campo e panchina) e si gioca, per la terza volta in appena quindici giorni scarsi, tra le “mura amiche” del Ceravolo.
Uno stadio che canta sin da subito: “Noi vogliamo vincere” ed esplode al 34’ per il gol indovinate di chi? Di Biasci, of course. Che si giova del pressappochismo di uno svagato Hermannsson, impegnato in un debutto da incubo. Un esordio per il centrale islandese, in forza alla Carrarese, in cui si scorda di pallone e rivali nella propria area. E confeziona tre preziosi cadeaux per gli implacabili attaccanti avversari. I quali neppure ringraziano e siglano il primo vantaggio dei giallorossi in questa edizione ‘24/’25 della serie B con Biasci e il raddoppio di Iemmello al 45’.
In… mezzo (44’), però, la paura per il momentaneo rapido pareggio ospite. Che arriva al 43’ quando Capezzi pennella per Bouah. Calciatore molto mobile che di testa fa 1-1. Punteggio che però dura, come premesso, quanto un… gatto in tangenziale. Re Pietro, infatti, (ri)mette subito le cose a posto: 2-1. Mentre all’arbitro Perenzoni di Rovereto non resta che mandare tutti al riposo. Terminato l’intervallo sotto con la ripresa.
Secondo tempo
Entra Shpendi, fratello del giovane del Cesena che mercoledì scorso ha fatto male alle Aquile, e la Carrarese prova subito a fare qualcosa. Ma dietro ‘balla’ sempre con il pluricitato Hermannsson che francamente ha fatto venire il dubbio se sia un calciatore professionista. Dubbio che ha alimentato la gioia dei supporter giallorossi e il disappunto del portiere canarino Bleve. Che, dopo Pisseri nel turno infrasettimanale, è un altro ex portiere del Catanzaro chiamato a sbarrare la strada alla squadra in cui ha militato nel passato. Ma senza successo, nell’occasione, anche perché il famigerato Hermannsson ha fatto ter con un errore, il terzo, su Pontisso autore del 3-1 al 54’. Bleve comunque lo stesso bravo. Di piede, alla “Garellik”, su Iemmello che ha combinato alla grande con Biasci, e poco dopo su Pittarello. Intanto siamo già alla mezz’ora. Motivo per cui, si arriva al triplice fischio abbastanza alla svelta.