Riceviamo e pubblichiamo

Credo sia giunto il momento, da parte della Regione Calabria, di affrontare la situazione della casa di cura Romolo Hospital di Rocca di Neto in maniera chiara e definitiva. Dopo l’accreditamento giunto sul filo di lana, la struttura sanitaria continua a vivere in un limbo derivante dalle persistenti difficoltà, da parte dell’Azienda Sanitaria Provinciale di Crotone, a remunerare le prestazioni che, nonostante tutto, sono state ininterrottamente garantite dall’azienda. Già nei mesi scorsi avevo presentato un’interrogazione al Presidente Occhiuto riguardo la situazione della casa di cura e mi fa piacere apprendere che anche la Cisl Magna Graecia in questi giorni si sta muovendo nella direzione della tutela dei dipendenti della struttura.

Al riguardo, infatti, occorre fare un plauso alla proprietà e agli oltre 100 dipendenti della struttura che con grandi sacrifici continuano, nonostante il periodo difficile, a garantire l’attività di un presidio che rappresenta una vera e propria eccellenza nel panorama regionale, soprattutto in ambito urologico e uro-oncologico, fornendo il 50% delle prestazioni urologiche calabresi, attirando pazienti anche dalle regioni limitrofe e limitando la migrazione sanitaria. Proprio per questo motivo ritengo necessaria una maggiore attenzione da parte del Presidente Occhiuto e della Governance sanitaria regionale verso questa realtà, cercando di velocizzare il più possibile le procedure e i tempi di pagamento.

Il territorio di Crotone non può assolutamente permettersi la perdita di un presidio sanitario così importante e la messa in discussione di 100 posti di lavoro. Sono consapevole che le situazioni a rischio, come quella della Romolo Hospital, nella nostra regione sono tante e sono convinto che il miglioramento della nostra Sanità debba necessariamente passare anche da una “rivoluzione” amministrativa. Per questo motivo non ci stancheremo mai di sostenere e supportare chi continua a fare del proprio meglio per il miglioramento delle condizioni di vita dei calabresi e chi continua ad essere al fianco dei lavoratori e delle imprese.

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