Empoli-CatanzaroEmpoli-Catanzaro

“Calcio d’agosto, difesa mia non ti conosco!”. Tra Empoli e Catanzaro, esordio di Coppa Italia o meglio debutto stagionale assoluto per entrambe le squadre, aprono le danze i padroni di casa. La retroguardia delle Aquile sbanda in modo pauroso o, più esattamente, si lascia sorprendere da un errore a centrocampo di Scognamillo ed ecco che Pazzini si invola per l’1-0. È l’8’ del primo tempo con la formazione di A, per giunta impegnata sul proprio campo, già in vantaggio. Gara indirizzata, quindi? Neppure per sogno, anche perché il pacchetto arretrato dei toscani mica è quello, impenetrabile, del Milan di Capello di inizi anni Novanta.

Di cui di… simile, semmai, ha solo un portiere incline alle papere e molto alto: 195 cm per l’empolese Vasquez, 198 addirittura per Rossi in rossonero oltre 30 anni fa. Clamorosa, infatti, la topica del ‘numero uno’ dei toscani che con un sorta di gitarella nell’area piccola quasi invita il neo-acquisto delle Aquile Bonini a buttarla dentro. Cosa che ovviamente avviene. È appena il 13’ e siamo 1-1. Fa caldo, però. Molto caldo! E malgrado il cooling break (la “pausa di raffreddamento” con acqua e preziosi liquidi energizzanti per i calciatori) introdotto dalla Fifa in occasione del Mondiale brasiliano del 2014 per gare giocate ad alte temperature, di calcio nel resto della frazione iniziale se ne vede poco. Eccetto qualche tiro da lontano come ad esempio le botte di Pagano (Catanzaro) e Grassi (Empoli). Ambedue, però, finiscono fuori di poco.

Si passa così rapidamente alla ripresa. E dopo 120 secondi Colombo (più volte vicino alla doppietta personale anche con un palo), come diceva Boldi in un vecchio film, fa taaaac. Ovvero fa 2-1 per i locali con un gol favorito dalla seconda dormita della difesa dei calabresi. Arriva poi il 9’ e piove sul bagnato. Altra distrazione delle Aquile ed Esposito fa 3-1. Tutto facile. Troppo facile per l’Empoli! Il match quindi nel prosieguo ha poca storia fino al triplice fischio di Arena di Torre del Greco, offrendo inoltre solo una clamorosa traversa di Stojanović e addirittura il 4-1 di Pazzini (2). Morale della favola, anzi della partita, per la Caserta-band: stasera contava zero o al massimo… uno. Ma attenzione che fra 8 giorni si fa sul serio. E non si gioca di certo contro degli “scappati di casa”. Bensì contro un Sassuolo che, sebbene sia una retrocessa, forse vale l’Empoli. 

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