Riceviamo e pubblichiamo
“Il turismo balneare rappresenta una fetta importante del comparto turistico della regione Calabria. Le condizioni ambientali adeguate e favorevoli possono assolutamente favorire il giusto corretto sviluppo del turismo balneare e di pari passo offrire opportunità lavorative”. Questa la premessa dell’assessore Giovanni Calabrese nella riunione avvenuta al Dipartimento Territorio e Tutela dell’Ambiente con il direttore generale del Dipartimento Ambiente, Salvatore Siviglia, e il comitato consultivo composto da quattro rappresentanti delle associazioni balneari ed una rappresentanza dei sindaci delle cinque province calabresi. Un incontro per affrontare la gestione e lo sviluppo del demanio marittimo nella nostra Regione, nell’ottica del potenziamento dell’offerta turistica e della tutela dell’ambiente.
Durante l’incontro si sono affrontate le criticità riscontrate nella stagione in corso e ascoltato i necessari suggerimenti al fine di poter pianificare nel modo corretto le prossime stagioni estive.
Il direttore Siviglia ha illustrato brevemente le iniziative intraprese dal Dipartimento Territorio e Tutela dell’ambiente, in attuazione degli indirizzi politici espressi dalla attuale Giunta regionale, incluse nel programma di interventi integrati per l’uso sostenibile delle aree marino costiere. A tal fine sono state avviate diverse attività che vedono coinvolti diversi soggetti a vario titolo, la sorveglianza idraulica di Calabria Verde,
Arpacal che garantisce la presenza su tutto il territorio anche attraverso un laboratorio mobile, Sorical al fine di monitorare il regolare funzionamento degli impianti di depurazione per alcuni tratti di costa, la Stazione Zoologica Anton Dorhn è presente con un laboratorio mobile al fine monitorare lo stato di salute delle aste fluviali.
Inoltre anche questo anno sono attivi i battelli pulisci mare dotati anche di drone e rov sottomarino. A supporto di tutte le forze spiegate la “Control Room” regionale mette a disposizione i droni per eventuali monitoraggi ambientali. È evidente che tutte le azioni messe in atto dalla regione Calabria sono volte alla tutela dell’ambiente con particolare riguardo alle zone costiere al fine di valorizzare e garantire il nostro patrimonio, favorendo in tal modo le attività avviate anche dagli stessi balneari.
Inoltre, il Dipartimento ha erogato contributi per la pulizia delle spiagge destinate alla libera balneazione ai comuni costieri, oltre ad un ulteriore finanziamento per la costruzione di passerelle mobili, attrezzature per migliorare I’accesso alla spiaggia libera da parte dei soggetti diversamente abili; in più, è stato sviluppato un importante progetto in collaborazione con il Ministero della Giustizia finalizzato all’impiego di soggetti sottoposti a misure alternative alla detenzione affidati, impegnati in percorsi di giustizia riparativa con lavori socialmente utili, per la pulizia manuale degli arenili dei Comuni costieri facenti parte della rete Natura 2000. In ultimo, è stata auspicata una collaborazione con i gestori degli stabilimenti balneari e con i Comuni costieri per garantire la pulizia e il decoro delle spiagge e del mare, attraverso la specifica segnalazione delle criticità sul portale “DifendiAmbiente”.
Si è anche fatto presente degli importanti provvedimenti della Giunta regionale, su input del presidente Occhiuto, riguardo lo sviluppo turistico balneare e cioè il supporto ai comuni costieri per la realizzazione del Piano di spiaggia comunale, considerato che è imbarazzante che in Calabria il 50% dei comuni- comprese importanti e rinomate località turistiche- non si siano messe in regola dotandosi del fondamentale e strategico strumento urbanistico che potrebbe aiutare a limitare la direttiva Bolkestein, per come da atto di indirizzo del Governo regionale, circa l’entità della “scarsità” della risorsa.
L’impegno della Amministrazione regionale guidata dal Presidente Occhiuto – ha detto Calabrese- punta alla valorizzazione della risorsa “mare”, quale volano per lo sviluppo dell’`offerta turistica, coniugato sempre con la tutela dell’ambiente e con gli sbocchi professionali e lavorativi che questa Regione può offrire. Proprio per questo l’assessore Calabrese ha proposto e condiviso con le categorie la necessità di superare la “restrittiva” regolamentazione che le attività stagionali possono esercitare l’attività in Calabria solo tra il 1 di giugno ed il 30 settembre.
Proprio su suo indirizzo il Dipartimento Ambiente avvierà l’iter per consentire che il periodo della stagionalità si possa ampliare dando quindi la possibilità, ove ci siano le condizioni e previo accordo con le Amministrazioni comunali, di poter esercitare l’attività turistica stagionale balneare in un arco temporale presumibilmente tra il 15 aprile ed il 15 ottobre.
La proposta ha trovato il riscontro favorevole dei rappresentanti delle categorie e degli enti locali e sarà oggetto di definitiva valutazione nella riunione che come già anticipato dall’assessore Calabrese verrà convocata per settembre. L’Assessore ha infine assicurato una costante attenzione alle problematiche emerse, promuovendo un confronto continuo, anche con le comunità locali, con l’impegno di programmare ulteriori incontri nei prossimi mesi.