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Riceviamo e pubblichiamo

“Esprimo tutta la mia viva e sincera solidarietà, insieme con quella della Città Capoluogo, a Video Calabria, al suo editore, ai suoi giornalisti e a tutti coloro che vi lavorano, per la vile intimidazione subita. La testata è parte integrante della migliore storia del giornalismo calabrese e questo ci dà la certezza che nulla cambierà nel servizio che essa rende quotidianamente alla regione e all’opinione pubblica. Resta netta la condanna del gesto e la spinta che ne viene a fare ciascuno ogni giorno la propria parte affinché si comprenda che non esiste alternativa alla legalità e al rispetto delle regole”.

Riflessione su imprenditori morti

Ricorre oggi, 22 luglio, il primo anniversario della scomparsa di Franco Bitonte, imprenditore che ha lavorato tanto in città e per la città portando avanti progetti e strutture in diversi settori, sempre con l’obiettivo di generare economia e benessere a beneficio di tutta la comunità. È questa l’occasione per ricordare altre personalità di caratura storica per Catanzaro, che ci hanno lasciato più di recente, appena pochi giorni fa: Alfonso Muleo, imprenditore anch’egli ma anche, e a lungo, uomo delle Istituzioni e delle rappresentanze categoriali; poi Giuseppe Grillo, operatore del commercio, impareggiabile artigiano delle armi, erede e custode di un’antica tradizione iniziata alla fine degli anni Trenta.

L’elenco di figure di questo tipo che non ci sono più potrebbe estendersi oltre ma, come sempre in questi casi, si correrebbe il rischio di qualche grave dimenticanza. Meglio evitare, dunque, anche perché non cambierebbe il senso della inevitabile presa d’atto che abbiamo davanti: c’è una generazione intera che sta pian piano scomparendo. Un fatto ineluttabile, ovviamente e indipendentemente dalla costernazione che lo accompagna. Ma che tuttavia ci impone una riflessione.
Ci troviamo di fronte alla perdita di personalità molto ricche, che hanno fatto epoca e soprattutto storia perché sono state capaci di guardare oltre il confine della loro attività principale; hanno concepito quella che solitamente definiamo “visione”; hanno “pensato la città” con intelligenza e passione; ne hanno costruito l’immagine e la narrazione per chi, Catanzaro, la guardava da fuori. Visione, immagine, narrazione: concetti oggi entrati nel linguaggio comune, talvolta fino all’abuso, ma che sappiamo avere un fondamento concreto. Ce lo dimostra la storia scritta sui Tre Colli, la stessa a cui l’osservatore esterno guardava quasi sempre con rispetto. Dunque la riflessione che ci si impone è tanto semplice quanto impegnativa: cosa fare dell’insegnamento che quelle personalità ci hanno lasciato.
Di sicuro sarebbe inutile alimentare la retorica vuota del ricordo. Diversamente, sarebbe invece addirittura dannoso abbandonarsi al rimpianto per un’epoca e un tempo irripetibili e di conseguenza perduti per sempre.

Significherebbe rassegnarsi davvero all’idea del declino. La tentazione sappiamo che c’è, la sentiamo serpeggiare, perché la città ha vissuto anni difficili, nei quali il suo ruolo e la sua autorevolezza si sono oggettivamente indeboliti generando, come spesso accade, una dinamica negativa. Ma la risposta non possono certo essere il rimpianto, la rassegnazione, l’avvilimento. Non possono esserlo per l’individuo, come non possono esserlo per un intero corpo sociale.
Il punto dirimente non è il tempo che, inesorabile, passa ma la capacità che dobbiamo avere di fare di quel tempo il nutrimento per costruire un tempo nuovo. Creare spazi, opportunità, sinergie, progetti; farlo anche attraverso la nostra storia, mantenendola viva e vitale, riversandola dentro l’azione e non rinchiudendola in un mausoleo. Dobbiamo parlare alla Catanzaro di oggi e parlarle anche del suo passato ma per legarlo al suo domani. Un domani che nessuno di noi può costruire da solo, come non si stancano di ripeterci gli esperti con cui ci confrontiamo per cercare di disegnare una idea di futuro possibile da offrire a noi stessi e alle generazioni che verranno. Bitonte, Muleo, Grillo e tutti quelli che li hanno preceduti siano dunque i nostri compagni di viaggio.

Novità su carta identità da rinnovare

I cittadini di Catanzaro potranno ricevere a breve, tramite l’App IO, un avviso che ricorderà l’imminente scadenza della loro Carta d’identità e fornirà indicazioni utili per il rinnovo del documento specialmente in un periodo, come quello estivo, interessato da numerosi viaggi e spostamenti. Il servizio rientra tra le funzionalità offerte da APP IO per smartphone e tablet, con l’obiettivo di rendere accessibili ai cittadini su un’unica piattaforma i servizi delle pubbliche amministrazioni. Notifiche di questo genere  sono state già sperimentate in occasione del periodo delle festività natalizie e, più recentemente, per veicolare istruzioni utili ai fini delle recenti elezioni europee. 

“E’ un’opportunità in più che il settore servizi demografici ha voluto attivare al fine di venire incontro ai bisogni dei cittadini per il rinnovo e la gestione dei documenti di identità e facilitare, al tempo stesso, l’organizzazione interna degli uffici. Un passo in avanti nell’obiettivo di efficientare i servizi ed i procedimenti ed orientare il rapporto con l’utenza verso le nuove abitudini legate all’utilizzo delle tecnologie”, commenta la Vicesindaca e assessora al ramo, Giusy Iemma.


“L’amministrazione comunale ha già utilizzato questo strumento per avviare un canale diretto con i cittadini, riguardante i servizi cimiteriali, i servizi anagrafici ed elettorali”, aggiunge l’assessore alla Transizione digitale Giorgio Arcuri. “Già il 35% dei cittadini di Catanzaro utilizzano regolarmente questa applicazione che, attraverso una piattaforma unica, consente anche di effettuare pagamenti verso la Pubblica amministrazione”.
Si ricorda che, per iniziare a utilizzare la app IO, basta scaricare l’app dal sito https://io.italia.it/ o utilizzare Play-store o Apple-store e registrarsi con le proprie credenziali SPID o, in alternativa, con la propria Carta d’Identità Elettronica (CIE).

Nota su Divercity

“Profonda solidarietà e vicinanza all’associazione Divercity, vittima di un vile atto di furto avvenuto nella notte scorsa. Questo deplorevole gesto rappresenta un attacco non solo all’associazione, ma a tutta la nostra comunità dei giovani catanzaresi, che si riconosce nei valori di solidarietà, inclusione e partecipazione promossi con grande impegno da Divercity.

Da diversi mesi, l’associazione Divercity opera sul nostro territorio con passione ed entusiasmo, creando preziose occasioni di incontro e aggregazione per i giovani della nostra città. La loro dedizione nel favorire il dialogo, l’inclusione e la coesione sociale è un esempio per tutti noi e merita il massimo supporto e rispetto.

Questo atto criminale ha colpito una realtà così preziosa per il nostro tessuto sociale.
Rinnovo l’invito incondizionato a Divercity, affinché possano continuare il loro importante lavoro senza lasciarsi scoraggiare da questo episodio”.

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