Sinistra catanzarese scatenata, ieri sera e stamani, sui social. Tra legittima indignazione e una’immancabile dose di strumentalizzazione. Inizia la dirigente nazionale del Partito Democratico Jasmine Cristallo a pubblicare sulla sua “pagina pubblica” lo screen shot di un post Facebook relativo alla conversazione di due leghisti in… salsa giallorossa di un certo peso. Si tratta infatti del presidente della Provincia Mario Amedeo Mormile (nella fattispecie “titolare del profilo”) e del capogruppo del Carroccio a Palazzo De Nobili Eugenio Riccio.
Che peraltro, pur provenendo da un’antica militanza di destra, nel loro percorso personale non hanno disdegnato puntate a sinistra. Soprattutto il secondo citato, a riprova di una certa… liquidità politica che non rende né lui (e né Mormile) due “campioni” dell’ideologia. Anzi! Comunque sia, nell’occasione, entrambi ironizzano sul risultato delle Regionali nelle Marche (una Caporetto del cosiddetto campo largo a trazione Pd-5S. Leggi qui: https://irriverentemente.com/?p=22289) evocando il tema del fin qui infinito attacco di Israele ai palestinesi scelto come “cavallo di battaglia” in campagna elettorale per le Marche dall’ormai ex candidato sconfitto Matteo Ricci. Una scelta che scatena l’ironia del suo quasi omonimo, ma assai meno noto, Riccio sulle “elezioni a Gaza”.
Ironia rinfocolata, per così dire, dal presidente della Provincia che rilancia con “la mancanza del voto della flottiglia”. Uno scambio di battute subito “immortalato” da Cristallo che, avvisata del fatto, lo divulga, per giunta apponendo allo screen un’eloquente scritta in rosso: “Vergogna”!
La maglietta del Catanzaro regalata a Occhiuto
Finita qui con Gaza, e tutto il resto, appena raccontato? Neanche per sogno! Perché quasi in contemporanea, sempre in cima ai Tre Colli, divampa la polemica social sulla consegna della maglia dell’Us Catanzaro 1929, in una delle millemila iniziative elettorali del periodo quasi alla vigilia del voto, da parte di un aspirante consigliere regionale di destra al governatore uscente (e nei suoi piani rientrante) Roberto Occhiuto.
Apriti cielo! Parte una giaculatoria di appartenenti alla sinistra che parlano di “profanazione” del sacro simbolo.
Consegnato a “un cosentino che (a loro dire, ndr) sta amministrando la Calabria in favore della città d’origine e smaccatamente contro il capoluogo”.
Clima rovente
Come si può vedere, quindi, il clima è rovente. Ma noi ci chiediamo se serva agli esponenti di uno schieramento dato indietro di molti punti allo stesso Occhiuto alzare così i toni.
Se sia insomma utile tirare dentro alla campagna temi come la Palestina e persino l’infinitamente meno importante leitmotiv della… catanzaresità asseritamente calpestata da Occhiuto?
Una risposta certa non ce l’abbiamo, ma al netto della giustificata indignazione, in alcuni casi, ci sembra più una al solito inutile strumentalizzazione “politica”!
