Riceviamo e pubblichiamo

Da troppo tempo ormai siamo costretti a subire, nell’aula consiliare e sui social media, un linguaggio che sparge a piene mani solo odio nei confronti di chi dovrebbe essere considerato, normalmente, un avversario politico e invece diventa, brutalmente e rozzamente, il “nemico” da abbattere.

C’è qualcuno che, pur di raggiungere questo obiettivo, non si fa scrupolo di lucrare sui bisogni reali dei cittadini con la speranza di raccattare qualche voto e niente di più.

È facile, in fondo, elencare problemi grandi e piccoli, che pure ci sono ovunque, a Catanzaro come altrove, e additare il “nemico” come unico responsabile, coprirlo di fango, invocare la gogna.

A questo è stata ridotta la politica per mano di qualcuno a cui della città interessa ben poco, preoccupato com’è non di convincere i cittadini della bontà di una tesi quanto di fomentare rabbia e rancore.

Chi lavora per la città non è valutato nel merito, né nei risultati.

Perché chi strumentalizza l’opinione pubblica, chi cerca di sfruttarne problemi e bisogni, ha esattamente l’interesse opposto: coprire cioè il lavoro fatto e che si cerca di fare per risollevare le sorti di Catanzaro, costruendole una ipotesi di futuro.

Dunque, nel disegno di qualcuno non può esservi spazio per i contenuti, forse perché un’opinione pubblica più consapevole non cadrebbe facilmente vittima della propaganda fatta solo a suon di odio.

Un disegno criminale sul piano politico perché non tiene conto delle conseguenze devastanti che possono abbattersi non sugli avversari ma sulla città, che potrebbe uscirne spaccata, conflittuale, in guerra perenne, mentre invece avrebbe bisogno, proprio per i tanti problemi ancora sul tappeto, di toni ben diversi e di confronto vero, in Consiglio comunale come in piazza.

Una città che speriamo sappia riconoscere, nonostante tutto, chi sono i suoi veri nemici.

Regolamento commercio

“Il nuovo regolamento per il commercio sulle aree pubbliche ha rappresentato un’altra pagina di buona amministrazione che il governo comunale ha scritto con l’obiettivo di rimettere ordine e trasparenza in settori che, da troppo tempo, avevano segnato il passo.

Con un lavoro complesso e certosino, che ha visto il Comune di Catanzaro dialogare con tutti gli altri enti preposti, è stato quindi ridefinito un piano di regole certe e al passo coi tempi, passato dal vaglio delle commissioni e poi varato dal Consiglio, che sicuramente contribuiranno a far lavorare meglio tutti gli operatori interessati.

Un intervento che andrà a vantaggio anche di tutti i fruitori, specialmente dei mercati rionali, e che vuole rappresentare, al contempo, una visione politica che il sindaco Nicola Fiorita ha inteso portare avanti con la sua giunta: rilanciare l’identità, le tradizioni e le radici di Catanzaro in tutte le loro espressioni.

E tra queste rientrano, a pieno titolo, anche le fiere legate a ricorrenze e feste di antichissima origine che, con il nuovo regolamento, potranno essere ulteriormente rilanciate e valorizzate con il contributo degli operatori di ciascun comparto.

Un traguardo positivo, dunque, che è frutto di un lavoro partito da lontano, per cui sento di dover ringraziare, per l’apporto fattivo di idee e azioni, anche coloro che hanno in precedenza guidato la commissione e l’assessorato alle Attività economiche consentendo di tracciare il percorso completato oggi.

Un atto che è un nuovo punto di partenza per lo sviluppo e la sperimentazione di attività che potranno portare nuovo ossigeno al commercio su suolo pubblico”.

Mancata sicurezza città

“L’incendio doloso che ha colpito il plesso della scuola dell’infanzia di via Monsignor Apa è un gesto vile e inaccettabile.

Non si è solo dato alle fiamme un edificio: si è colpita l’infanzia, la comunità, il valore stesso dell’educazione.

La distruzione di giochi, arredi e materiale didattico rappresenta un danno profondo, ma ancor più grave è il segnale che questo ennesimo episodio manda: l’area sud di Catanzaro continua a vivere una situazione di abbandono e insicurezza che non può più essere ignorata.

Non si tratta infatti di un caso isolato,il quartiere è da troppo tempo teatro di atti vandalici e, per questo, chiediamo al Prefetto di Catanzaro di attenzionare con urgenza la situazione di pericolo in cui versa questa parte della città, adottando tutte le misure necessarie per garantire sicurezza, presidio del territorio e tutela dei luoghi sensibili come le scuole.

È necessario un piano straordinario di sicurezza urbana per l’area sud, che comprenda maggiore presenza delle forze dell’ordine.

Non possiamo restare a guardare mentre vengono minati i luoghi in cui si costruisce il futuro. La scuola è un presidio di civiltà. Difenderla è un dovere che ci riguarda tutti”.

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