Felice CaristoFelice Caristo

Riceviamo e pubblichiamo

Ormai è un dato di fatto incontestabile, la concentrazione di poteri e di prerogative dei Presidenti della Regione in Calabria, non ha consentito nel complesso, specie in materia sanitaria il raggiungimento di risultati positivi.

Ormai si confondono prerogative e competenze,pensiamo per un’attimo alla Istituzione con legge Regionale della Azienda Sanitaria Ospedaliera di Cosenza, un vulnus, perché si deve Costituire eventualmente con un provvedimento legislativo nazionale, dopo una valutazione dei Ministeri Competenti sentita la Conferenza Stato Regioni.

L’uffici legislativi Regionali si sono già esressi sulla incostituzionalità, di una legge che altera, le prerogative della struttura commissariale che devono dare attuazione al  Piano Regionale Sanitario già approvato 2022 2025, che non prevede l’Istituzione di un’altra Azienda Ospedaliera Universitaria.

Ormai gli sconfinati poteri dei Presidenti di Regione Commissari,specie in materia sanitaria,come sempre succede nella nostra terra di Calabria, non consentono più un sano ed equilibrato rapporto tra Organi di Amministrazione attiva ed organi di Controllo, tra organi ordinari e organi Straordinaro, tra Organi di Governo ed organi legislativi.

In Questa Regione tutto si concentra sul esercizio di poteri sostitutivi, alla fine duetti dal Presidente Governatore, paradigmatica, la vicenda della Costruzione dei Nuovi Ospedali, dove le Delibere dei Consigli Comunali o la Preogativa di massima Autorità Sanitari dei Sindaci, non hanno nessuna rilevanza, altro che dare attuazione al principio della Collaborazione Istituzionale, tra l’atro inesistente anche tra i livelli Ististuzionali internedi.

Tutti i ritocchi della Costituzione Republlicana, hanno generato distorsioni, accentuate da una radicalizzazione dello scontro politico, che considera le Istituzioni luogo di appannaggio politico e non di confronto democratico.

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