Il governatore Roberto Occhiuto starebbe meditando clamorose dimissioni. Ecco cos’è arrivato alle nostre orecchie da figure e ambienti politici “accreditati”. Una voce, un pettegolezzo, una boutade o una… rozza strategia politica? E di chi? Di chi ad esempio parla con insistenza, seppur solo in certi ambiti, delle conseguenze innanzitutto psicologiche, al di là delle apparenze, dell’inchiesta giudiziaria che la Procura di Catanzaro ha… formalizzato sullo stesso presidente con la recente notifica dell’avviso di garanzia. Senza contare, in seconda battuta, le possibili implicazioni dell’avanzamento delle indagini. Ma ci sarebbe pure il fatto che non sentirebbe più la fiducia di qualche alleato, comunque “da sempre scomodo”.
Certi scomodi alleati che “spezzano il cuore” di Roberto
Qualche alleato cordialmente detestato Occhiuto lo ha. E soprattutto tra quelli che non si sono certo affrettati a esprimergli solidarietà, o lo hanno fatto così timidamente da apparire… forzati, subito dopo la notizia dell’avviso di garanzia. Tanto che il loro “siamo con te e crediamo in te, Roberto” è parso a tutti posticcio. Quasi finto, insomma! E poi, magari, si è capito come la solidarietà espressa dipendeva soltanto dal timore (per alcuni simile alla paura della peste) della cosiddetta caduta della giunta regionale e delle conseguenti elezioni anticipate. Comunque sia, nostro dovere di giornalisti era come ovvio la verifica di questi… sussurri. Ma da gruppi locali vicini allo stesso presidente, nell’ascoltare tale ipotesi, almeno per ora ci arriva di rimando una risata. Nulla più, non palesandosi l’ombra di nervosismo o preoccupazione.
Occhiuto lascia o raddoppia?
La domanda, allora, resta sempre una: chi e perché sta facendo circolare certe indiscrezioni su un possibile forfait occhiutiano? Chi, ad esempio, potrebbe avere fatto un calcolo in termini essenzialmente strategici, come premesso. Perché se è vero che in parecchi, anche a sinistra tra i diretti interessati, hanno a cuore una permanenza del governatore fino all’ultimissimo giorno del suo mandato, e se possibile anche oltre, ci sono quanti sognano addirittura le elezioni anticipate o, pur assai più modestamente (per così dire), una destabilizzazione in seno al vertice regionale. Ma al di là del freddo, e più o meno esatto, calcolo politico un importante fattore da considerare c’è. Ed è oggettivo. Non certo quindi enfatizzato ad arte da quanti sono intenti a distorcere la realtà, deformandola a proprio uso e consumo. Quanti, cioè, nel caso di specie devono alimentare a ogni costo un Occhiuto-out.
Il governatore e i rapporti altalenanti con Fdi
In tutto questo bailamme, un dato certo c’è (malgrado le dichiarazioni di prammatica). Ci riferiamo al rapporto “altalenante” Occhiuto-Fratelli d’Italia. E più precisamente al fatto che, al di là della vicepresidenza dell’esecutivo affidata a Filippo Pietropaolo e altre deleghe e responsabilità importanti concesse ai meloniani sebbene in corso di mandato, non è che i rapporti tra il presidente e i meloniani siano (mai) stati (o siano allo stato) idilliaci. Niente “rose e fiori”, dunque. Anzi! Ecco dunque che torna l’ipotesi (una mera supposizione? Illazione persino) relativa a un governatore che se si sentisse isolato o, meglio, anche solo non adeguatamente protetto e sorretto nel suo più delicato periodo, in estate potrebbe pure prendere in serissima considerazione l’idea di uno… scioccante passo indietro. Fantapolitica? Mah… chissà.
