“Non ti sopporto più, davvero. Perché mi hai rotto il blues… non ti sopporto più, sicuro…”. Cantava così Adelmo “Zucchero” Fornaciari nel 1987. E pensano così pure molti consiglieri comunali di Catanzaro, quando si trovano di fronte l’assessore (noi assessora non riusciamo a scriverlo, scusate) Irene Colosimo. Una con il… peccato originale non sanato dal battesimo politico ad avviso di tanti. Soprattutto nel vecchio, e “nuovo”, Pd. Perché nominata in occasione della composizione del Fiorita-ter, sindaco eternamente “traballante” da tre Giunte in altrettanti anni, per volontà (ferrea) della dirigente nazionale Democrat Jasmine Cristallo. Che, quando tutti nel partito locale pensavano di averla messa fuorigioco e di poter proporre-imporre a Fiorita il nome di Salvatore Passafaro, ha sparigliato le carte. Sebbene, attenzione, Passafaro non è che non avrebbe meritato la nomina assessorile. Anzi! Ma ha avuto la sfiga di avere sponsor, in particolare l’allora capogruppo Dem a Palazzo De Nobili Fabio Celia (poi dimissionario e transitato nel Gruppo Misto), non in grado di sovvertire le precise indicazioni di Cristallo che voleva una “propria pedina” nello scacchiere comunale.
Le strategie di “Jas”
Jas, persa la battaglia per Giuseppe “Peppe” Apostoliti-assessore (primo nome nel suo “personalissimo cartellino”, anche in virtù di un progetto più ampio di coinvolgimento dell’Arci di cui Apostoliti è leader in Calabria), ha puntato dritto su Colosimo. Punto e basta! Apriti cielo, però. Passafaro ha incassato il colpo con il consueto garbo, Celia assai meno di lui e l’ambiente comunale e politico (tra cui una grossa fetta del Pd cittadino) meno ancora di quest’ultimo. La giovane Irene, infatti, come il famoso Alieno a Roma di Ennio Flaiano ha iniziato sin da subito a mostrarsi… respingente. Una delle tante ca@@ate, che nella nostra vita ci siamo sentiti dire mille volte pure noi. E che in una città del “volemose bene” come Catanzaro viene puntualmente affibbiato a chiunque dia poca retta e confidenza al prossimo, tendendo a rapportarsi con il dovuto distacco e le debite distanze con chiunque tranne rari casi. “Arrogantella”, quindi, a giudizio di qualcuno, la Colosimo, con mezza sinistra che chiedeva ai preziosi alleati della destra di attaccarla in Consiglio e sui giornali. Non ci credete? Leggete oltre!
Il tentativo di accorduni sinistra-destra pure in funzione antiColosino
Un tentativo di accorduni sinistra-destra pure in funzione antiColosino, come se la metà di quelli fatti per mille altri motivi già non bastasse. E se pensate che esageriamo, vi diamo la parola di Marco Polimeni. Non la nostra. Il “capo” forzista catanzarese infatti, durante uno dei rari civici consessi dell’ultimo anno, in cui stava battibeccando, tanto per cambiare, con Vincenzo Capellupo lo ha svelato. E lo ha fatto senza che l’interlocutore fioritiano ribattesse sul punto o minimamente cogliesse l’occasione per difendere Colosimo. E pure parliamo di una parte politica così sensibile che quando Riccio diede della “bella ragazza” al microfono dell’aula consiliare a Giulia Procopi voleva coinvolgere il… Consiglio di Sicurezza dell’Onu per adottare urgenti e indefettibili provvedimenti contro l’incauto “fascioleghista”. Modo con cui, se non Riccio, di solito viene etichettato chi è espressione o soltanto vota Lega. Ma tant’è. E per fortuna che ci sono le registrazioni audio-video di tutto, ergo… .
La presunta… arrogantella
Ma cos’ha di tanto sbagliato Colosimo? Semplice: sarebbe “un’arrogantella”. Tipa arrogante, insomma? Forse sì, forse no! Però non ci importa. Perché a noi interessa se sia capace o meno. Tuttavia, neppure questo sappiamo. Perché i risultati non certo eccellenti del suo operato fin qui risentono anche della responsabilità di un settore tra i più difficili dell’Amministrazione affidato a una neofita. Che comunque, sia ben chiaro, non sta lì per fare apprendistato. Ma deve al contrario cercare di dare risposte ai cittadini. Rappresentati dai consiglieri, che però il vizietto di curare il proprio… orticello (termine non casuale) elettorale ce l’hanno sempre. E guai a vedersi respinti, appunto. Perché si attendono sempre solleciti interventi. Soprattutto nelle zone in cui vengono votati di più. Nulla di clamoroso, per carità, in particolare in cima ai Tre Colli.
Irene, sembra che stavolta tu abbia fatto arrabbiare nientemeno che Scarpino
Comunque sia, pur non conoscendo i motivi del contendere, pare che stavolta Irene avrebbe scontentato (eufemismo!) addirittura Francesco Scarpino. Non l’appena citato Polimeni, Riccio o Sergio Costanzo, quindi. Bensì (nientemeno) uno dei 7-8… prestiti della destra a Nicola Fiorita per poter governare proprio con il placet dei presunti avversari. Uno secondo noi peraltro destinato a tornare alla casa madre, alla corte politica di Filippo Mancuso. Già dalle Regionali dell’autunno del 2026 o di prim’ancora, in caso di dimissioni del governatore sotto indagine Roberto Occhiuto. Previsione che il diretto interessato in passato ha commentato, scrivendoci più o meno, “chi vivrà, vedrà”. Ma che noi confermiamo in toto, malgrado la sceneggiata di Fi e soci sugli organi di stampa, relativa alle mancate future candidature dei Fiorita-boys “traditori” della destra. Colleghi ed amici loro a cui invece intanto chiederanno le preferenze proprio alle prossime Regionali in attesa che “da cosa nasca cosa”. E nella certezza che, chi voglia, torni a… casa, senza pagare alcun dazio come ovvio. Tanto, per allora, saremo a sceneggiata di contrapposizione maggioranza-opposizione abbondantemente conclusa e documento di solenne “scomunica” dimenticato.
Un documento (fantasma) di… scomunica che sarà scordato da tutti tranne da noi
Il documento (fantasma) di… scomunica dei Fiorita-boys di destra sarà scordato da tutti tranne che da noi. Che in merito anzi ci divertiremo a fare le pulci ai diretti interessati, avendo conservato il (solenne) testo vergato da Polimeni, Riccio, Costanzo & Co. Tutti uomini di parola, ci mancherebbe!
Il radar “antiaereo” su Cristallo
A prescindere da tutto, se Colosimo è un… bersaglio, Cristallo ha addirittura un radar che la segue con lo scopo di abbatterla appena possibile. Uno strumento che però non è certo attivo in Comune, bensì nel “suo” Pd. In cui parecchi non le perdonano qualcuna, o in certi casi addirittura tutte insieme, le seguenti… gravissime colpe: l’aver finalmente “fatto pulizia” in un partito che se ne guardava bene; l’apprestarsi a vincere il congresso provinciale a Catanzaro e cittadino a Lamezia; l’aver, come premesso, imposto Colosimo in Giunta a Catanzaro; l’aver fatto “ciaone” a Doris Lo Moro quale (ri)candidata a sindaco della città lametina dopo quasi 35 anni dalla prima volta e a poco meno di 70 anni d’età; l’essere vicinissima (in primis sul piano personale) alla segretaria nazionale Elly; l’aver stretto un patto di ferro con il consigliere regionale Ernesto Alecci e così via.
L’elenco di chi non ama “Jas” è pletorico
Cristallo ha un elenco di persone che la detestano, o la contrastano, di gran lunga più pletorico del nostro. Record! Un elenco che inizierebbe da Lo Moro, in virtù di quanto appena detto. Ma Jas (buon per lei), nella città lametina, può contare su una “cordata” molto ampia, che andrebbe dalla consigliera regionale Amalia Bruni all’ex pluri-sindaco Gianni “Giannetto” Speranza. Appoggio di cui Jas si gioverebbe, oltreché per il congresso cittadino Dem di Lamezia, pure nel provinciale di Catanzaro per neutralizzare gli effetti della discesa in campo, quale aspirante segretario, di una figura di primo piano: l’ex componente dell’assise di Palazzo Campanella (2020-2021) e competitor per la carica di senatore (2022) Francesco Pitaro. Che godrebbe del supporto di un grande sostenitore di Lo Moro: l’attuale consigliere regionale Raffaele Mammoliti. Solo che lo stesso Mammoliti, Pitaro e il citato Alecci, tra un anno a questa parte potrebbero duellare per un posto proprio nella prestigiosa assise di Palazzo Campanella. Un’eventuale sfida che finirebbe fatalmente per rimescolare tutte le carte, facendo saldare alcune alleanze. al contrario creando o risaldandone altre ancora. Di ciò, però, parleremo in seguito. E diffusamente! Intanto vedremo se Jas farà “assopigliatutto” pure contro un rivale del calibro di Pitaro!
