Riceviamo e pubblichiamo
Sulle tematiche legate all’invecchiamento attivo e consapevole, il “Circolo di Catanzaro 1871” organizza un incontro fissato per Giovedì 12 Giugno 2025, alle ore 18, nella sede di Largo Zinzi n. 2. Intervengono la presidente del sodalizio Paola Gualtieri e il PO di medicina interna Franco Perticone; relaziona la presidente della fondazione Anaste Humanitas Alba Malara.
Un’ennesima iniziativa prestigiosa promossa dal Circolo di Catanzaro 1871. I recenti dati di Eurostat confermano che l’Europa continua ad invecchiare sempre più, tant’è che, attualmente, c’è un anziano ogni tre persone giovani; un trend particolarmente importante giacché il progressivo invecchiamento della popolazione impatta negativamente sul piano sociale, lavorativo e produttivo delle singole Nazioni.
Per quanto riguarda l’Italia, con un’età media di quasi 49 anni, essa è al primo posto seguita dalla Bulgaria e dal Portogallo con un’età media di 47 anni; l’età media europea si attesta intorno ai 45 anni. Altro elemento, particolarmente rilevante dal punto di vista epidemiologico per gli indubbi risvolti anche sul piano assistenziale, è la velocità d’invecchiamento della popolazione; essa è aumentata di ben 2,2 anni in Europa rispetto al 2014, passando da 42,5 a 44,7 nel 2024. A trainare maggiormente
tale invecchiamento sono Italia, Slovacchia, Grecia e Portogallo, mentre Germania e Malta sono due dei pochi paesi dove la popolazione è ringiovanita.
Ma quello che rappresenta un ulteriore elemento d’allarme è rappresentato dal fatto che invecchia anche la popolazione anziana; infatti, il numero degli anziani molto anziani sta aumentando molto più rapidamente rispetto a qualsiasi altro segmento di età della popolazione europea, tant’è che, considerando l’attuale tendenza, nel 2100 gli over 80
rappresenteranno ben il 15% della popolazione totale.
Dati epidemiologici consolidati hanno dimostrato che con il progredire dell’età aumentano anche le malattie cronico-degenerative, frutto in gran parte di non corretti stili di vita, che impattano negativamente sia sulla qualità sia sulla durata della vita; una vera e propria emergenza sanitaria giacché la cura della cronicità e della multimorbilità assorbe gran parte delle risorse del SSN, mettendone in discussione la stessa sostenibilità. Sicuramente l’adozione di stili di vita poco corretti e la crescente urbanizzazione della popolazione hanno contribuito, in maniera molto importante, alla comparsa e progressione delle malattie cronico-degenerative; infatti, la maggiore disponibilità di cibo, la crescente sedentarietà, l’industrializzazione dei
processi alimentari e l’aumento di alcune abitudini voluttuarie hanno contribuito all’aumento dell’obesità e del diabete mellito, della dislipidemia, dell’ipertensione arteriosa, delle malattie respiratorie croniche e della malattia renale cronica, tutte condizioni
associate ad un eccesso di morbilità e mortalità cardiovascolare e non poiché anche molte patologie tumorali condividono gli stessi meccanismi fisiopatologici.
È necessario, quindi, che la popolazione stessa sia responsabilmente consapevole che è necessario avviare un cambiamento radicale degli stili di vita per arginare l’attuale deriva epidemiologica – 1 bambino su 3 è obeso o in sovrappeso – e l’eccesso di morbilità e mortalità che interessa non solo i Paesi industrializzati ma anche quelli in via di sviluppo. In tal senso, è importante ricordare che evidenze scientifiche crescenti continuano a
dimostrare che, a differenza dell’invecchiamento cronologico, quello biologico è ampiamente modificabile mediante l’adozione di corretti
stili di vita, non a caso, i risultati di numerosi studi testimoniano del legame positivo esistente tra l’invecchiamento attivo e i benefici sulla salute fisica e psicologica, compresa la percezione di una maggiore qualità e soddisfazione della vita.
Adottare, quindi, un corretto stile di vita vuol dire evitare tutte quelle azioni nocive per il benessere e la salute del nostro organismo, nutrendosi correttamente secondo i dettami della dieta mediterranea e svolgendo un’attività fisica adeguata all’età e alle proprie caratteristiche fisiche.
Ne consegue, che le principali regole da seguire per un corretto stile di vita sono semplici ma richiedono consapevolezza dei benefici raggiungibili, impegno e costanza per il raggiungimento dell’obiettivo.
Ecco, dell’importanza di tutto ciò e di come sia possibile mirare ad un invecchiamento attivo e consapevole si parlerà alla meritoria iniziativa promossa le ore 18 di Giovedì 12 Giugno 2025
dal Circolo di Catanzaro 1871.