Riceviamo e pubblichiamo
Presentazione del Docufilm “PESO MORTO”.
La storia di Angelo Massaro, 21 anni di ingiusta detenzione per colpa di un’intercettazione telefonica trascritta male e interpretata peggio, raccontata nel documentario realizzato dall’associazione errorigiudiziari.com allAuditorium Casalinuovo.
Venerdì, alle ore 9, nell’Auditorium Casalinuovo di Catanzaro si svolgerà un evento organizzato dalla Camera Penale di Catanzaro in collaborazione con il Liceo Classico Galluppi e che vedrà la presenza di Angelo Massaro, protagonista della storia e del docufilm che racconta uno dei più gravi errori giudiziari della storia italiana, e dei giornalisti Valentino Maimone e Benedetto Lattanzi, fondatori dell’associazione “Errorigiudiziari.com”.
Si tratta di un incontro al quale avremmo piacere di vedere partecipare attivamente i ragazzi di tutti gli Istituti scolastici superiori della nostra città, attraverso domande che potranno rivolgere direttamente ai relatori.
L’associazione Errorigiudiziari.com dei giornalisti Benedetto Lattanzi e Valentino Maimone, attraverso il docufilm racconta la vicenda umana e giudiziaria di Angelo Massaro: un uomo innocente arrestato e condannato a 24 anni di carcere per un delitto mai commesso, salvo poi essere riconosciuto innocente dopo aver passato 21 anni in detenzione.
L’opera, scritta da Valentino Maimone e Benedetto Lattanzi per la regia di Francesco Del Grosso con la produzione esecutiva di Black Rock Film in collaborazione con Errorigiudiziari.com è stata presentata in anteprima mondiale a Milano il 18 settembre 2022.
In “Peso morto” lo spettatore rivive la vicenda umana e giudiziaria di Angelo Massaro attraverso un viaggio fisico ed emozionale nei luoghi che hanno fatto da cornice alla sua ingiusta detenzione, al fianco di figure chiave della sua incredibile vicenda: non solo familiari e amici, ma anche il cappellano del carcere di Catanzaro, lo psicologo e la direttrice dello stesso carcere in cui è stato detenuto, compagni di cella.
E docenti universitari con cui sostenne gli esami della facoltà di giurisprudenza della nostra città cui si era iscritto durante la detenzione.
La ringrazio per l’attenzione che mi ha riservato e mi auguro che vorrà partecipare all’evento, mi piacerebbe che l’impegno dei ragazzi e dei Dirigenti degli Istituti che hanno aderito all’iniziativa potesse avere il risalto che merita Con i migliori saluti.