Alessandra Lo BelloAlessandra Lo Bello

Riceviamo e pubblichiamo

Dopo mesi di silenzi e omissioni, finalmente qualche lampo di verità sulla vicenda dei pontili del porto di Catanzaro. Il sindaco Fiorita, intervenendo alla seduta odierna della prima commissione consiliare
permanente, lo ha ammesso.

Per i due specchi d’acqua, per cui non è stata rinnovata la concessione demaniale marittima alla Carmar, non ci sarà nulla da fare per l’imminente stagione estiva. Non potendo
prevedere l’eventuale impugnazione della decisione del Tar innanzi al Consiglio di Stato da parte della ditta, non si può far affidamento su quei pontili.

È un’informazione, quella del sindaco, di cui cittadini e diportisti dovrebbero prendere coscienza per evitare di cadere in
tranelli o essere ulteriormente raggirati con fake news.

Fiorita, sempre nel corso della seduta della commissione, ha affermato che si
sta accelerando per il terzo specchio, quello affidato alla Catanzaro Servizi. Anche in questo caso, bisogna essere onesti.

I posti barca potenzialmente attivabili coprono all’incirca la metà di quelli ‘garantiti’ con la Carmar e, pur ‘spingendo’ al massimo su questa procedura, l’ipotesi più realistica è che i pontili della partecipata del Comune non saranno pronti prima di metà luglio, ossia nel pieno della stagione.

E, inoltre, aspetto ancor più importante ancora oggi non è stato illustrato il piano economico-finanziario dell’operazione.
Quanto personale dovrà assumere la Catanzaro servizi? Da chi acquisterà i pontili e quanto costeranno? La società in house del
Comune svolgerà il servizio con un utile o in perdita? Ma su questi aspetti tornerò più avanti, una volta che lo stesso amministratore
unico della società fornirà la sua versione alla commissione.

Tornando alla vicenda Carmar, ribadisco tutte le perplessità che ho più volte denunciato pubblicamente.

L’Amministrazione Fiorita si è ritrovata ‘in
concessione’ da quella precedente una procedura completa che ha consentito di riattivare il servizio ai diportisti dopo anni di fermo. Quando sono arrivate le difficoltà (le difformità segnalate della Capitaneria di porto di Soverato a Novembre, sapendo della scadenza nei successivi mesi) non c’è stata la capacità di gestirle con gravissime conseguenze per la città e tutto l’indotto legato al porto.

In prima istanza, da parte della politica che è totalmente sparita dai radar non affrontando la questione, anzi sottovalutando la
problematica lasciando che si generasse così un contenzioso. Proprio per questo, ribadisco la necessità, come richiesto da tanti altri
colleghi, di affrontare la questione al più presto in una seduta ad hoc di Consiglio comunale. Così l’intera città potrà giudicare.

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