Riceviamo e pubblichiamo
Con PEFC International, Pefc Danimarca, Indonesia, Giappone, Spagna, Thailandia, Austria, e con la Forestry Agency Japanese Government e la Japan Association for the 2025 World Expo, il Presidente di Pefc Italia Marco Bussone ha firmato oggi a Osaka, in Giappone, la Joint Osaka Declaration in International Forum Commemorating the 2025 Osaka-Kansai World Expo.
Più legno certificato, più prodotti certificati, più cultura globale e locale della certificazione. “Un bel momento di uomo-ambiente-mondo.
Potremmo dire di comunione e ponti”, sottolinea Marco Bussone, la scorsa settimana a Ho Chi Minh per l’Assemblea internazionale di PEFC.
“Voglio ringraziare – prosegue Bussone – le delegazioni di tutto il mondo presenti a Osaka, ma soprattutto il Segretario generale Antonio Brunori, che riesce con pazienza ed enorme impegno, oltre che cultura e determinazione, a guidarci nel multilateralismo e nelle risposte efficaci alla crisi climatica.
Che nascono sempre dal dialogo e dalle interazioni. Che passano dalla gestione e dalla pianificazione delle foreste del mondo, con la certificazione di tutte le filiere, della carta e del legno. L’Italia ha fatto moltissimo, ma con iniziative come quella di oggi, rilancia il suo impegno.
Contro la deforestazione in altri Paesi del mondo, per un sistema di pianificazione nelle foreste montane e non solo, che coinvolga privati proprietari, Enti locali, imprese, Istituzioni”.
ECONOMIA DELLE RELAZIONI: CULTURA E TURISMO AL SALONE DEL LIBRO. INTERVIENE IL PRESIDENTE UNCEM, VENERDI 16 MAGGIO
Venerdì 16 maggio alle ore 15,30 Fondazione Matrice e Promo Comunicazione presentano in Sala Argento al Salone del Libro di Torino il libro “Economia delle Relazioni, dalla comunità locale alla destinazione turistica”. È una raccolta di scritti di destination manager, ossia professionisti del turismo e altri autori impegnati in campo culturale. Ogni articolo è un invito al lettore ad avere occhi nuovi e a considerare il turismo non solo come un’esperienza personale, ma anche come atto di responsabilità collettiva, un’occasione di arricchimento reciproco in cui il turista e la comunità locale generano un circuito virtuoso di scambio e rigenerazione culturale.
Non una presentazione “canonica” ma un gioco che metterà alla prova la capacità degli autori, divisi tra piemontesi e non, di rendere in pochi secondi l’attrattività culturale e turistica di un luogo scelto. E il pubblico dovrà votare in base alla performance, decretando se, in questa sorta di speed date, Cultura e Turismo sembrano incontrarsi e piacere.
Una modalità ideata da Liana Pastorin curatrice del libro e condotta con la collaborazione di Marco Bussone presidente nazionale Uncem e Claudio Dell’Accio presidente nazionale Assidema.
Si sfideranno gli autori: Otto Bugnano (Fondazione Matrice Ets), Cristian Iovino (Loquis), Liana Pastorin (progettista), Renata Santoro (Monumentale di Torino), Massimo Tallone (scrittore) e i destination manager: Mara Černic, Andrea Cerrato (co-curatore), Giancarlo Dell’Orco, Daniele Donnici, Carlo Montisci, Antonio Prota, Emiliano Viola.
“Come destination manager e titolare di Promo Comunicazione – dice Andrea Cerrato – credo profondamente nel valore di questo lavoro collettivo: una rete di professionisti che ragiona insieme su un turismo più consapevole, integrato e responsabile. Presentare questo libro al Salone nello spazio di Regione Piemonte è anche una promessa per un nuovo turismo che costruisce legami, genera valore e guarda al futuro con strumenti nuovi e radici solide”.
“La creazione di nuove destinazioni turistiche è un processo complesso che necessita di un lungo cammino di ascolto delle comunità locali e di osservazione delle potenzialità culturali inespresse dei territori – afferma Otto Bugnano direttore generale di Fondazione Matrice – Solo con uno sguardo multidisciplinare si può veramente interpretare le peculiarità dei luoghi e sperimentare nuovi strumenti e contenuti per potenziare l’attrattività di angoli ancora poco esplorati del nostro Paese”.
Unire cultura e turismo in un progetto di sviluppo che mette al centro la comunità locale è obbligatorio. L’idea dell’economia delle relazioni nasce dalla volontà di capitalizzare la capacità di ascoltare i territori, di far dialogare il pubblico e il privato, di progettare esperienze turistiche in cui gli aspetti culturali costituisco il valore del territorio e della destinazione.
“Sono onorato di far parte di questo lavoro di studio, analisi, supporto militante ai territori – evidenzia il Presidente Uncem – che promuove una nuova cultura del turismo che è pezzo di economia dei luoghin solo se le comunità sono vive. Lo diremo al Salone del Libro venerdi. Per evitare derive e costruire strumenti e impegno civico per le comunità dei paesi di oggi e di domani”