Articolo tratto da Il Messaggero

Il 63enne, di Caltanissetta, si era trasferito da un paio d’anni in una casa di campagna a Santa Maria a Monte, in provincia di Pisa. Vive da solo in un’abitazione presa in affitto. Per le festività pasquali, è stato raggiunto dal figlio di 37 anni.

Svolta nell’omicidio di oggi a Santa Maria a Monte, nel Pisano. L’uomo che ha tentato di uccidere il figlio, sparandogli al volto con una pistola di piccolo calibro al culmine di una lite familiare, prima di rivolgere l’arma contro se stesso e ferirsi in modo gravissimo, è l’esecutore materiale dell’omicidio di Maurizio Gucci, avvenuto a Milano nel 1995.

Lo si apprende da ambiente investigativi. Benedetto Ceraulo, 63 anni, di Caltanissetta, si era trasferito, stando a quanto appreso, da un paio d’anni in una casa di campagna a Santa Maria a Monte, in provincia di Pisa. Vive da solo in un’abitazione presa in affitto. Per le festività pasquali, è stato raggiunto dal figlio di 37 anni.

Lite familiare finisce in sparatoria. Dramma a Santa Maria a Monte: la ricostruzione
Secondo una prima ricostruzione, anche se sulla dinamica stanno ancora indagando i carabinieri, il litigio sarebbe scoppiato all’interno di un’abitazione che si trova in una zona di campagna e non vi sarebbero testimoni.

A fare fuoco sarebbe stato il padre, che avrebbe sparato prima al figlio e poi avrebbe rivolto la pistola contro se stesso.

Una lite con un movente ancora tutto da chiarire. Benedetto Ceraulo versa in gravissime condizioni all’ospedale di Pisa, mentre il figlio non correrebbe pericolo di vita anche se dovrà essere sottoposto ad intervento chirurgico. Sull’episodio indagano i carabinieri.

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