La delicata sfida Mantova-Catanzaro, in programma tra poche ore in questa Pasquetta 2025, sarà diretta dal 36enne (del 23 novembre 1988) Luca Massimi della sezione di Termoli. Libero professionista, fuori dal campo di gioco, è un elemento della più importante Commissione dell’Aia reduce da un’annata non esaltante sotto il profilo tecnico ma comunque capace di vantare un curriculum di tutto rispetto.
Massimi e i suoi inizi sempre incerti, nei… polverosi campi del Molise così come nell’Olimpo della Can
Va subito detto che, facendo inizialmente un lunghissimo e poi invece un meno lungo passo indietro, Massimi è partito ad handicap tanto nei primi anni di attività nelle categorie inferiori regionali quanto in avvio di carriera nell’Olimpo della Can in serie B. Da giovanissimo, infatti, fu picchiato e minacciato da un calciatore e dal padre di quest’ultimo dirigente della società in cui militava il focoso e violento figlio. Mentre ad appena 31 anni al Bentegodi di Verona, nella partita Chievo-Salernitana, diresse così male da rischiare di essere dismesso a fine anno. Ma quello era per lui un periodo oggettivamente molto difficile a causa dei problemi di salute della moglie, a cui peraltro quando erano fidanzati aveva promesso che se fosse arrivato almeno in B l’avrebbe sposata e così ha fatto, nel frattempo per fortuna risoltisi.
Dopo gli “inciampi”, la grande ascesa
Dal disastro del Bentegodi, però, altro che pensionamento anticipato per il buon Luca. Semmai grandi soddisfazioni, con ben 37 presenze in A. Di cui la prima era però stata Sampdoria-Cagliari di circa un semestre antecedente al… fiasco di Verona (ovvero il 24 febbraio 2019), quando peraltro aveva appena 30 anni e 2 mesi. Mentre l’ultima un’assai più recente Bologna-Como del’1 febbraio scorso. Solo la seconda in A però, fin qui, della sua iellata stagione sportiva in corso. Sono invece 69 le gare tra i Cadetti, esclusa la partita odierna, con il debutto assoluto in Spezia-Brescia l’ormai lontano 1 settembre 2018, quando aveva 29 anni e 10 mesi. L’ultima è invece una Juve Stabia-Modena di metà marzo. Poco meno di 5 settimane fa, in sostanza.
Ecco tutti i record del… buon Luca
Va inoltre detto che il fischietto termolese è Premio Sportilia 2017 e Premio Luca Colosimo 2018 ai tempi della Can C, categoria di cui è stato il prospetto migliore d’Italia. Ma prim’ancora la sua scalata in appena 4 anni dai tornei giovanili locali ai campionati nazionali. Vanta pure una direzione all’estero. A Cipro. Nell’ambito della collaborazione chiesta all’Aia dalla Federcalcio isolana. Ed è soprattutto stato il primo Ddg nato in Molise ad arrivare in A. Adesso sogna, quindi, di dirigere un big-match di massima serie, il badge da internazionale e, per sua stessa ammissione, il debutto in Champions. Esordio per cui bisogna però non solo essere un fischietto inserito nei ruoli Fifa quanto pure nelle prime due classi di merito. Ovvero le vecchie Top e First Class. “Tanta roba”, insomma. Obiettivo dunque nient’affatto facile da raggiungere. Anzi, quasi una sorta di miraggio.
L’unico precedente in B con il Catanzaro
Riguardo infine alla gara odierna in cui i virgiliani locali hanno l’acqua alla gola, rischiando di essere risucchiati nel gorgo della zona retrocessione, e il Catanzaro è invece sempre più in pericolo di perdere terreno nella griglia playoff, ci sarà bisogno di tutta la sua bravura. Mostrata pure nell’unico precedente con le Aquile in B. Quello dello scorso 12 gennaio a Bolzano. Nel match contro i locali del Sudtirol terminato sul punteggio 1-1 con l’errore di Re Pietro Iemmello dal dischetto al 6’ di recupero del primo tempo (leggi qui: irriverentemente.com/?p=10695).
