Una lunga serata. Diversa. Quella che come ogni anno sta animando il centro storico di Catanzaro, in occasione del Giovedì Santo. Una serata in cui migliaia di persone, provenienti da ogni quartiere della città e non solo, hanno visitato secondo tradizione religiosa i Sepolcri. Allestiti nelle varie chiese cittadine in ricordo di quanto successo oltre Duemila anni fa. E visitati, come detto in gran numero, da famiglie e persone che stanno per così dire attendendo l’arcinota Naca di domani e la Santa Messa in programma sabato notte e poi, come ovvio, domenica mattina.

Un modo per calarsi a pieno nei tanti riti cattolici della Pasqua. Periodo che in cima ai Tre Colli, sotto il profilo della Fede, è da sempre ‘sentito’ quanto l’altra “festa comandata” per antonomasia: il Natale. Se non persino un pizzico di più, almeno in quanto a partecipazione popolare e susseguirsi di celebrazioni cattoliche. Nessuna sorpresa, quindi. Peccato solo per il forte vento che, almeno per ora, a differenza degli anni scorsi ha impedito di vedere un Corso Mazzini già stracolmo di gente fin da dopo cena. Aspetto che fa sempre piacere. Perché assistere a ristorantini e bar una volta tanto parecchio frequentati, magari con i tavolini dei locali di food and beverage sistemati in uno spazio libero da auto quando davvero è utile e con un po’ di musica come ovvio però stasera non nei pressi delle principali chiese del capoluogo, fa un bell’effetto.

In particolare a chi conosce la realtà attuale di un ex “salotto buono” della città invece ridottosi negli ultimi decenni a… ripostiglio. Comunque sia, come premesso appuntamento ora a domani e dopodomani, oltreché a domenica e lunedì, sempre in un mix nient’affatto “blasfemo” tra sacro e profano. Una sorta di connubio, ma con fasi e momenti, ben distinti naturalmente, in cui pregare non contrasta con il trascorrere poi qualche ora in allegra compagnia. Magari davanti a una bella tavola imbandita. Una maniera per dare, anche e soprattutto, un po’ di impulso a un tessuto economico-sociale fortemente depresso.

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