Catanzaro-Cosenza, il prologo del match si traduce così: solita atmosfera da derby, con tanto di spettacolare coreografia sugli spalti; solito… buco, negli ultimi 2 anni è già successo 4/5 volte, nella rete di una delle porte del Nicola Ceravolo, e solite emozione e passionalità che stavolta… tradiscono un tifoso in Curva Massimo Capraro. Tifoso però subito soccorso e trasportato in ospedale per farlo riprendere dal suo malore. Tutto racchiuso in una manciata di minuti. Poi, dal 3’ di gioco in poi in particolare, si procede regolarmente. E se in nottata e alle prime luci dell’alba la terra del capoluogo e dintorni ha tremato per il terremoto, durante l’attesa sfida per fortuna, a tremare sono solo i settori del Militare, Curva Capraro su tutti, per l’incitamento del popolo Giallorosso. Ma ecco il nostro consueto film della partita. Che, come a tutti noto ormai, si è conclusa 4-0.
Primo tempo:
Ribolle d’entusiasmo il Ceravolo. Ma la partita nelle battute iniziali è la versione più classica, ma anche più brutta, di un qualunque derby molto sentito. Tanto che l’unico sussulto, si fa per dire, lo dà un confronto a… brutto muso tra Iemmello e D’Orazio. Poco dopo, però, cambia tutto. E l’appena citato Re Pietro, il quale nel frattempo ha smesso di battibeccare con D’Orazio, sfrutta al meglio una dormita difensiva del Cosenza con il compagno Situm che dal canto suo gli confeziona un invitante cioccolatino. “Dolcetto” che il capitano giallorosso scarta e tramuta nell’1-0. Ma il Cosenza non cambia marcia e si affaccia con una certa pericolosità nell’area avversaria solo 10’ più tardi. Capita quasi per caso, tuttavia, con un una sorta di traversone di Caporale e un “velo” involontario di Mazzocchi. Che in realtà non fa una finta. Bensì arriva soltanto in leggero ritardo all’appuntamento con il tentativo di correzione a rete. Ma Pigliacelli, molto attento, è bravo a non farsi sorprendere. Al 39’, invece, ancora una bella giocata di Iemmello con un’azione personale avviata addirittura nelle retrovie e conclusa con un tiro a lato della porta difesa da Micai. Primo tempo tutto qui.
Secondo tempo:
Pronti-via e Pompetti si inventa una magia delle sue e al 1’, dopo aver beffato Garritano, la mette sotto l’incrocio dell’amore incolpevole Micai. Difesa sel Cosenza semplicemente imbarazzante, però. Al 6’ ancora un tiro-cross del Cosenza ma un paio di giri di lancette d’orgoglio dopo, Bonini apre e chiude un’azione che frutta il 3-0 alle Aquile che fanno… strame dei sempre più derelitti Lupi. Al 24’ c’è poi gloria, per la prima volta in campionato, pure per Coulibaly. Suo il poker. Mentre al 27’ Iemmello sfiora il 5-0 (e la doppietta personale) e una manciata di secondi prima Caporale “sfigura” il subentrato Buso. A cui si… apre un labbro con copiosa fuoriuscita ematica. Il Catanzaro, a questo punto, fa accademia o meglio il… torello come nella partitella d’allenamento del giovedì tra gli “olè” del pubblico. Il Cosenza, però, non ci sta a farsi perculare e commette dei falli intimidatori. Poi al 36’ scalda i guanti di Pigliacelli con un tiro di Garritano e sugli sviluppi dell’azione reclama un rigore semplicemente inesistente. La partita di fatto termina qui e l’unica cosa che rischiano i calciatori giallorossi sono le gambe, avendo ripreso il torello.
Conclusioni:
Il Catanzaro preso a sberle a Cremona appena 8 giorni orsono oggi ha cambiato… musica, affondando invece come il coltello caldo nel burro della svagata difesa rossoblù senza subire alcunché. E dimostrando che senza il suo capitano (Re Pietro Iemmello) è tutta un’altra squadra. Assai meno pimpante, come ovvio. Oltreché, banalmente, l’avversario che hai di fronte, nove volte e mezza su dieci, fa tutta la differenza del mondo. E la corazzata Cremonese non è certo il derelitto Cosenza. Che si è rivelata essere la perfetta Cenerentola del campionato.
